LINEA LOW-PROFILE, IN ATTESA DI COMMISSO: LA VIOLA PRENDE TEMPO

19.01.2025 20:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LINEA LOW-PROFILE, IN ATTESA DI COMMISSO: LA VIOLA PRENDE TEMPO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025

La sensazione, è giusto dirlo subito, è che in casa Fiorentina non siano previsti scossoni per ciò che riguarda il futuro della guida tecnica (leggi alla voce: Raffaele Palladino) ma che siano in ogni caso ore di profonda riflessione. Anche a questo si deve l’insolito silenzio che è regnato sovrano da parte dei dirigenti viola nel post partita odierno. Una scelta comunicativa che cozza con il classico modus operandi del club (a fine gara il ds Pradè è solito prendere la parola ai canali ufficiali, sia dopo le vittorie che dopo le sconfitte) e in particolare con le dichiarazioni di fuoco che proprio il direttore sportivo aveva fatto pervenire a tecnico e squadra lunedì scorso, a margine della sconfitta di Monza. Un messaggio “per tutti” (così era stato spiegato) che non ha sortito evidentemente effetti.

LOW-PROFILE - Nonostante contro il Torino sia arrivato un punto, ben poco in seno allo spogliatoio e tra i tifosi sembra infatti essere cambiato. Visto che il sentore è che l’1-1 arrivato contro il Torino sia stato accolto un po’ da tutti come una sconfitta, visto il calibro dell’avversario che i viola avevano davanti e le condizioni favorevoli che erano maturate in partita. E invece, contrariamente al passato, la Fiorentina con i suoi vertici ha scelto di tacere. Mandando in sala stampa Palladino (segno, come dicevamo, che non sono previsti ribaltoni da un giorno all’altro), uno dei leader dello spogliatoio come Gosens e tenendo invece ai piani alti una linea “low-profile” in controtendenza con quanto era accaduto solo sei giorni fa all’U-Power Stadium, dove le parole di Pradè avevano finito per creare un polverone.

PRENDERE TEMPO - Le interpretazioni legate a questa scelta sono molteplici: da un lato, forse, c’è più la volontà (stavolta) di provare a lavare i cosiddetti panni sporchi in famiglia ed evitare di reclamizzare troppo le lacune che la Fiorentina sta palesando da mesi, dall’altro - magari - è stata la società stessa che ha scelto di prendere tempo in attesa che dall’America arrivi un indirizzo più preciso circa la linea comunicativa e di azione da tenere. E se, come detto, Palladino ad oggi non pare rischiare nulla (sarebbe clamoroso, del resto, che dopo la fiducia arrivata per bocca del dg Ferrari e di Commisso - tramite il tecnico - la società facesse retromarcia nel giro di pochi giorni), ogni valutazione potrebbe essere rinviata alla sfida di domenica sera con la Lazio. Prendere tempo (e stare in silenzio) sembra essere la soluzione ad oggi migliore.