PALLADINO: "DOMANI OUT CATALDI E PONGRACIC, POI BIRAGHI PER SCELTA. MARTINELLI TITOLARE"
Alla vigilia di Fiorentina-Lask, quinta giornata del maxi-girone di Conference League in programma al Franchi domani alle 18:45, il tecnico viola Raffaele Palladino incontra i giornalisti presso la sala stampa del Viola Park. Queste le sue dichiarazioni in avvicinamento alla partita:
Può essere Beltran il sostituto di Bove?
"Sì, ma non dipende solo dalla posizione, ma dalle caratteristiche generali. È importante la predisposizione difensiva, come fa Lucas. Lo devono fare tutti, i ragazzi sanno che devono attaccare e difendere insieme. Proveremo tutte le posizioni del caso".
Domani giocherà Martinelli?
"Lo conosco meno di Riccardo, ma a me piace sia come ragazzo che calciatore. È esuberante, ha quell'esuberanza che a me piace. Sa parare e giocare coi piedi, ha grande talento ma dovrà crescere piano piano. Domani avrà una grande occasione, ma bisogna mantenere un profilo basso per lui. Il portiere è un ruolo delicato".
Che cosa vi ha lasciato la gara con l'Empoli di Coppa?
"Intanto vogliamo far punti, domani è una gara decisiva e vogliamo chiudere il girone tra le prime otto, ci consentirebbe di fare poi un turno in meno. Domani affrontiamo una squadra organizzata e che può metterci in difficoltà, vogliamo regalare una gioia ai tifosi e entrare tra le prime otto. Non dobbiamo commettere disattenzioni, abbiamo voglia di far punti e domani scenderemo in campo con un grande atteggiamento".
Che cosa sta cercando di migliorare sui gol subiti e sulle disattenzioni? C'è qualcosa che le fa rabbia?
"Non mi piace sentire che ci sono due Fiorentine, una di coppa e una di campionato. C'è una sola Fiorentina. Se osserviamo i primi gol subiti in Conference, in quel periodo possiamo notare che subivamo parecchio. Poi dopo abbiamo intrapreso un cammino diverso e migliore, in Europa le squadre difendono basse e ripartono. Dovremo migliorare sulle preventive e curare ogni minimo dettaglio, la squadra lo sa".
Domani pensa di dare spazio a chi ultimamente ha giocato un po' meno? Com'è la situazione Kean?
"Allora, domani non ci sarà Pongracic, sempre per il fastidio che lo tenne fuori col Cagliari. Non ci sarà neanche Cataldi per un colpo alla caviglia, ma lo recuperiamo per domenica. E non ci sarà Biraghi per scelta tecnica. Vediamo ora come sta Moise e farò le scelte migliori, ci ha va in campo deve essere determinato".
Gudmundsson è al meglio?
"Quando è arrivato non aveva fatto la preparazione, aveva un fastidio e l'abbiamo messo subito in campo perché non c'era tempo per rifare la preparazione. Ora ha avuto un infortunio muscolare che l'ha tenuto fuori 40 giorni, non si può avere fretta. Dobbiamo fargli ritrovare la miglior forma, ha fatto spezzoni di gara e quando lo vedrò bene e potrà partire dall'inizio, so che farà bene. Non dobbiamo avere fretta, perché da quando rientra non voglio che non si fermi più".
Poco tempo fa diceva di star lavorando anche a un altro modulo. Sta pensando a qualche accorgimento ancora?
"Sarei un pazzo se modificassi la squadra adesso. Se le cose vanno così bene non c'è motivo di modificare. I ragazzi difendono e attaccano insieme, abbiamo trovato degli equilibri importanti. Ora pensiamo al bene della squadra, in questo momento chiunque giochi rende al 100%, e per un allenatore è la cosa migliore che ci possa essere".
Può aggiungere qualcosa su Biraghi?
"È una scelta tecnica. Cristiano non era abituato a non giocare con continuità, negli scorsi anni era il capitano e un giocatore sempre importante per il club. Quello che ha fatto in questo periodo è stato importante, quando è sceso in campo ha fatto bene. Ma ora sta trovando poco spazio, anche per un problema al polpaccio. È una scelta tecnica a va rispettata. Non aggiungo altro".
Quello che faceva Bove lo rendeva unico. Ora cosa cambierà?
"Edo in quella posizione all'inizio era una scelta anche un po' forzata, non aveva le caratteristiche dell'ala. Ma con la sua intelligenza e caratteristiche abbiamo trovato il modo di farlo giocare lì, e faceva male agli avversari. Ora però quel ruolo può ricoprirlo Riccardo, Beltran... bisogna solo capire a chi tocca farlo e lo capiranno anche i ragazzi".
Domani ci sarà qualche Primavera convocato?
"Harder e Rubino domani saranno convocati. Seguo la Primavera perché è il nostro futuro, portarli su dalla Primavera è fondamentale. Dai modo ai ragazzi di crescere, il nostro settore giovanile lavora bene e i nostri ragazzi stanno lavorando nel modo giusto. Quando posso cerco di dargli un'occasione".
Italiano diceva che il motto della squadra è "difendere bene, attaccare benissimo". È così anche per lei?
"A me non piace parlare della prossima gara, ma ogni allenatore ha i suoi principi di gioco e la sua filosofia. La mia squadra adesso sa cosa fare: sa quando difendere bassa, alta, uomo contro uomo, e sa cosa fare quando abbiamo la palla. Non dipende da dove ti difendi, ma come".
Come si sente Colpani? Sembra sempre che si debba sbloccare. Cosa gli sta mancando?
"A volte si pensa sempre al gol o all'assist. Ma questi calciatori vanno considerati molto anche per quel che fanno senza palla. Nel calcio di oggi è fondamentale avere ali con caratteristiche del genere. Colpani domenica col Cagliari ha salvato un gol, voi non lo vedete ma questo lavoro che fanno è fondamentale. Se lavora così, lui come gli altri, saranno calciatori sempre più completi".
Quarta a centrocampo è un esperimento che si può riprovare?
"Il Chino può giocare sia da centrocampista che da difensore, è duttile. Sa difendere e attaccare, all'occorrenza lo utilizzo dove mi serve".