RICHARDSON, SERVE ALTRO PER GIOCARE IN SERIE A

14.01.2025 20:00 di  Niccolò Righi   vedi letture
RICHARDSON, SERVE ALTRO PER GIOCARE IN SERIE A
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024

Tra i peggiori in campo nel brutto ko subito dalla Fiorentina all'U-Power Stadium di Monza, contro il fanalino di coda della nostra Serie A, c'è sicuramente Amir Richardson, reduce dalla una delle tante prestazioni deludenti sfornate finora in questi primi cinque mesi a Firenze. Centrocampista dotato di spiccate caratteristiche 'baltesche': non è dinamico, non fa schermo alla difesa, non segna, non cuce. Per ora sa solo quello che non è. Ma in una Fiorentina che sta disperatamente cercando certezze, in un periodo particolarmente complicato, Richardson non sembra aver raccolto il testimone lasciato libero da Cataldi, alle prese con una serie di guai fisici che ormai si sta portando dietro da più di un mese e che ne sta minando la continuità.

A Monza tra i peggiori 
Dicevamo della brutta partita disputata a Monza, terminata dopo sessanta minuti dopo un brutto pallone perso che ha innescato il contropiede dei brianzoli e la rete del 2-0 di Daniel Maldini che, di fatto, ha chiuso il match. Ma non è stato solo quell'errore a cerchiare di rosso la prova del marocchino. Nel mezzo tanti altri palloni gettati alle ortiche e, in generale, uno scarso coinvolgimento nelle trame della manovra viola. Non a caso i palloni giocati sono stati appena 40, solo 7 in più del neo arrivato - e in campo per soli 25 minuti - Folorunsho, e i palloni recuperati 4, gli stessi di Adli, uno che non sembra quanto di più distante dal centrocampista di interdizione. Per questo motivo molti tifosi, al termine del match, si sono chiesti come mai la scelta di Palladino di lasciare in panchina per tutti i 90 minuti uno come Rolando Mandragora, certamente più difensivo di tutti i giocatori appena citati. 

Cinque mesi in chiaro-scuro 
I dubbi su Richardson rimangono, dunque, anche perché finora non è mai riuscito a sfornare una prestazione maiuscola, che potesse cementificare le convinzioni di coloro che ci vedono del potenziale e instillare qualche dubbio nei detrattori. Il figlio dell'ex giocatore di NBA Micheal Ray 'Sugar' Richardson non sembra essere ancora particolarmente a suo agio in un calcio rapido e tattico come quello Italiano. Lento e qualche volta impacciato in fase di possesso, poco decisivo in fase offensiva. Non a caso anche il tecnico viola non sembra avere piena fiducia nel classe 2002, coinvolto finora in 13 gare di campionato di cui soltanto 4 dal primo minuto, per un totale di 474 minuti giocati, dove ancora deve trovare la prima gioia del gol (arrivato in Conference League nel 7-0 col LASK). Il tempo è sicuramente dalla sua, ma se la Fiorentina dovesse comprare un ulteriore centrocampista e aumentasse quindi la concorrenza servirà un cambio di rotta