COMMISSO: "LO STADIO E' UN MONUMENTO E NON METTEREMO SOLDI NOI, NEANCHE SENZA IL VINCOLO CURVE"
Si è svolta la conferenza stampa, all’interno della sala stampa “Manuela Righini” dello stadio Artemio Franchi, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso per fare il punto sull’attualità viola. Ecco la diretta testuale di FirenzeViola!
Cosa l'ha colpita in questo mese tra squadra e stadio? Sono tornato ed hanno vinto e siamo in finale ma per ora non abbiamo vinto nulla ed io sono scaramantico. Andiamo avanti partita per partita. Ora parliamo di stadio, ma faccio riepilogare il percorso da Alessandro (Ferrari, ndr).
Sullo stadio interviene prima Alessandro Ferrari con una mappa, dal 2019, con il progetto di Casamonti bocciato dalla Soprintendenza: "Il Comune da allora ci ha portato alla Mercafir parlando di mercato da spostare ed area da bonificare. Ci sono stati tanti carotaggi e sopralluoghi, con un bando e una cifra di 25 milioni oltre al discorso del trasloco e bonifica. La Fiorentina non ha partecipato e il bando è andato deserto. La società si cerca intorno e arriva all'idea di Campi Bisenzio con l'opzione di acquisto con il privato ma servivano le infrastrutture con la città metropolitana che dice che non sarà possibile. Si torna al Franchi, ci viene proposto anche lo stadio d'atletica cui si oppone però la Regione. Il 1 settembre 2020 si arriva alla ipotesi del restyling del Franchi a carico del Comune che ha ottenuto i fondi da Stato e Unione Europea. Ma quest'ultima ora ha negato i 55 milioni e restano solo i soldi dello Stato e la Fiorentina è in questa situazione".
Parla il presidente sullo stadio: "Non voglio mettermi in politica. Ho rispetto per tutti ma politica e burocrazia stanno rovinando l'Italia. Fare un progetto che mette in mezzo più enti, in America non accade, lo stadio è una questione comunale. I proprietari degli stadi vengono aiutati a fare il restyling come nel Tennessee. In America i piccoli paesi e i comuni hanno l'opportunità di prendere soldi pubblici senza tasse e questo è un beneficio per entrambi le parti. Le squadre di calcio, football ecc sono sempre aiutato dai Comuni perché hanno deciso che se non vengono aiutati possono andare via, come è accaduto. Questa è la cultura in America, se tu non mi aiuti, me ne vado. Ma qui siamo in Italia dove chi fa i progetti non ha opportunità se non è accettato dalla politica. Lo sapevo, ma non sapevo così tanto (ride) ed accade anche in altre città. Ma il Franchi non è all'altezza di Firenze e non ci aiuteranno mai a fare un nuovo stadio velocemente e con costi giusti e sotto il proprio controllo. Ma io non voglio mollare. Casamonti aveva fatto nel 2019 il progetto ed oggi sarebbe stato finito. Se si inizia oggi ci vorranno almeno 3-4 anni perciò dal mio arrivo saranno passati 10 anni ma io lo ripeto: non metterò soldi nello stadio, è un monumento e i soldi se li mettono loro. Ma abbiamo chiesto da mesi: dove giocherà la Fiorentina e quanto costerà di affitto e non mi è mai stato risposto, chi è il management dello stadio".
Interviene Barone: "Chi gestisce la parte commerciale, quali saranno i costi del canone e la durata. Vorrei aggiungere che abbiamo una proprietà molto seria e c'è stato oltre 450 milioni di investimento totale ma abbiamo bisogno di risposte. Non possiamo essere ostaggi né un giocattolo della politica. Nelle varie opzioni citate da Alessandro Ferrari abbiamo fatto degli studi e riunioni come sul Ridolfi, nel 2020".
Storia chiusa allora? "Non ho detto questo, ma ci sono molte cose che il Comune deve fare. Ma io non metto un penny, sia chiaro. Alternativa? Certo, che devo fare lasciare lo stadio così e dove giochiamo. Per questo stiamo parlando, sono disponibile ad aiutare". Barone aggiunge: "Siamo qua da 4 anni e non vogliamo ricominciare col tran tran dei permessi ecc".
Che effetto le fa ritrovare la squadra a questi livelli? "Qui la critica non è mai finita, ma portare la Fiorentina in Europa nel giro di 4 anni è stato bellissimo, altre proprietà come Parma, Genoa ed altre non ci sono riuscite. Ma semmai parlerò dopo che vinceremo qualcosa".
Si sente preso in giro? "Voglio rimanere rispettoso di chi è stato eletto dai fiorentini, ma siamo qui da 4 anni e credo che il grande sbaglio sia stato quando Pessina ha detto no al progetto di Casamonti. La guerra non è mai iniziata e ci hanno deviato sulla Mercafir. Per me lo stadio non può essere lo stadio, non voglio usare la parola porcheria ma quando vedi questi stadi nuovi anche in Turchia mi chiedo perché? Sono città paragonabili a Firenze? Non mi sento preso in giro ma sono dentro alla politica e non sono rivoluzionari. Ora parlano di Flaminio? La colpa è forse mia che quando mi metto in testa qualcosa abbia detto che è fallito, non era mai successo, qui a Firenze sì".
Cosa accadrà nei prossimi due anni, durante il restyling? "Non lo so se lo sanno neanche loro, qui si parla si parla...".
Interviene Barone: "Qui si parla di un progetto sul campo di rugby ma bisogna capire chi farà l'investimento. Ma la Fiorentina in questi due anni perde i diritti televisivi, la parte della biglietteria e la parte del food&beverage. Per noi in due anni sarà una perdita enorme. Non abbiamo dettagli ed entro un anno bisogna andare a giocare altrove e non si hanno dettagli".
Rischio di interruzione della crescita viola? "Su questo abbiamo dimostrato quanto siamo disponibili ad investire sulla Fiorentina, solo sul viola Park spesi 143 milioni compresi i soldi messi da Mediacom. Le perdite, con i costi che ci sono, non si ridurranno mai se non il giorno che arriveremo in Champions o comunque in Europa. Anche se si fa lo stadio servono 4 anni ma il nostro obiettivo è essere sempre più competitivi. In campionato forse siamo stati meno bravi ma con le due coppe, pur se non si vincono e tocco ferro, abbiamo fatto bene lo stesso. Abbiamo giocato 59 partite, un record perciò siamo concentrati nel prossimo mese".
Aggiunge Barone: "Inutile portare avanti storie su Italiano perché è già confermato. Il futuro della Fiorentina si baserà sul lavoro sul settore giovanile, di portare avanti tutti i ragazzi che crescono. Abbiamo la responsabilità di farli salire in prima squadra".
Lei ha sempre difeso Italiano e la squadra: "Ho sempre detto di prendersela con me e di lasciare stare la dirigenza, questa è leadership. Nessuno mi lascia, io tratto bene loro e loro trattano bene a me. A Mediacom non hanno neanche contratti, se vogliono andare a fare lo fanno. Qui ci sono i contratti. Ma io vado anche in tv, a differenza di altri presidenti, a mettere la faccia e quella è stata la svolta. Io li vado a difendere. I tifosi? Anche oggi quasi 200 tifosi sono stati a visitare il Viola Park, anche in giro per Firenze io e mia moglie non abbiamo scorta per Firenze, tutti possono farmi le cose davanti. Ma devo dire che allo stadio Franchi mi hanno fatto emozionare l'altra sera per quello che hanno fatto. I tifosi sono tutto, facciamo tutto per loro perché senza non ci sarebbe nulla".
Inaugurazione Viola Park e quale obiettivo sulla concessione del Franchi restaurato e questione trasloco? "Inaugurazione non sarà domani (ride, ndr), la prima squadra però farà il ritiro ma non aprirò il Viola Park se non è tutto a posto".
Risponde Barone sul Franchi: "Eravamo costretti o obbligati di andare via per due anni per quei 55 milioni che ora non ci vengono dati. Il piano non c'era ma ora ci sono problemi di una capienza ridotta e motivi di sicurezza".
Parcheggio Tramvia: "Se la città di Firenze capiva che avevo alternativa non era così, ma spero che i politici capiscano che la Fiorentina è un asset per tutta la città. Non solo chi lo utilizza, come una strada. Nel Tennessee la Giunta si è messa d'accordo e ha dato il finanziamento. Spero anche a Firenze. Sul parcheggio è stato detto che verrà fatto con la tramvia ma questa non è stata ancora fatta. Ma io ho costruito e il Viola Park si aprirà senza i 400 posti del parcheggio promessi".
Barone aggiunge: "La città Metropolitana sta lavorando per iniziare al più presto i lavori, gli espropri sono stati fatti ma c'è ancora qualche problema, forse saranno finiti verso aprile-maggio del prossimo anno".
Prosegue Commisso: "Io lo chiedo da un anno, da mesi perché se dobbiamo portare le persone a vedere il Viola Park, dove parcheggiano? E' un grandissimo problema, era una cosa promessa e non mantenuta. Parcheggio entro il 1 luglio? Sì ma non sarà quello da 400 posti".
Il suo pensiero sul caso Juve e il nuovo protocollo sugli agenti Uefa: "Sulla Juventus meglio non parli ma se tu vai a vedere le azioni per un totale di 850 milioni circa, che se togli i 700 di Ronaldo restano 150 milioni, povera Juventus. L'indice minimo nostro di liquidità sarà quasi il doppio del minimo e spero che questo venga inserito per essere iscritti nel campionato. Per capire come sono fatto, basta pensare che con il Covid non ho mandato a casa nessuno e ho investito in Italia quando potevo. In Italia però non si può investire all'infinito ma io guardo a investimenti a lungo termine. Poi voglio sottolineare che la Fiorentina non è in vendita. Quello lo deciderò io ma vi voglio rassicurare che non sarà presto e dovete lottare con me. Quanto può investire la Fiorentina secondo le regole? C'è un limite tra costi e ricavi purtroppo".
Barone aggiunge: "Solo due società, noi e la Cremonese, abbiamo pagato le imposte entro il 15 dicembre e di questo dobbiamo ringraziare la famiglia Commisso perché difficilmente si trova chi gestisce così la Fiorentina. Oggi è una società modello anche in Europa, per infrastrutture, giovanile, investimenti, pagamenti a posto... Perciò grazie a Rocco".
Dopo la proposta di Renzi per buttare giù le curve investirebbe? "Non sarei più disponibile, ho già messo oltre 400 milioni in questa Fiorentina e siccome i ricavi non sono aumentati se metto altri due-trecento milioni le perdite aumenterebbero. Farò come mio padre mi ha insegnato: una cosa alla volta secondo le possibilità e l'utilità per Firenze".
La politica le ha chiesto un incontro per vagliare le varie alternative ai 55 milioni mancanti? (Risponde Barone) "E' un monumento ma non ho mai visto la coda per visitarlo. Perciò è un investimento che deve fare il Comune e il Governo, il nostro treno è già passato. C'è la banca con tassi quasi a zero dove può attingere il Comune quando deve prendere finanziamenti. Il Comune di Firenze che noi appoggiamo sta lavorando per trovare i fondi, il progetto deve andare avanti. Non si può buttare tutto a mare, ci sono già soldi stanziati. Noi dobbiamo invece risolvere su dove andare a giocare, si può fare al rugby? Campi Bisenzio è già passato"
Cosa farete con Gonzalez e Amrabat? "Non parliamo di questo oggi, il mercato non è iniziato. Aspettiamo la fine della stagione, il responsabile è Pradè, con Barone. Io non ho mai fatto promesse al procuratore di Amrabat, sono cose mediatiche senza parlare con me, io non mi faccio coinvolgere. Io ho parlato solo con Ristic".
Pradè è confermato? "Si ancora ha lavoro (ride, ndr), lui ha tutto il mio rispetto e speriamo di proseguire. Ritiro e poi tournee? (risponde Barone) Negli Stati Uniti è difficile perché c'è un torneo con il campionato messicano. Faremo un tour in Europa".
Premi per i trofei? (risponde Barone) "Tutti i nostri giocatori hanno bonus di gruppo su questi obiettivi sul contratto, non promettiamo altri premi
Come gestirà le spese del Viola Park, circa 10 milioni? "Includono anche gli interessi. Ora vediamo, qualcuno ci ha già chiamato per finali dei giovani per esempio. Oppure ci facciamo allenare squadre straniere che vengono qua, ma ci vorrà tempo per permettere queste cose. Il Viola Park contribuirà, il più grande contributo però sarà se riusciremo a portare avanti giovani nella prima squadra. Voglio ringraziare chi ha difeso il fatto che su una testata nazionale non c'era una riga sulla Fiorentina".
Fiorentina ignorata nonostante i traguardi tra giovanile e prima squadra? "I fatti parlano da soli. Da quanto Cairo è padrone del Torino lo è stato senza vincere nulla, vediamo cosa succederà a noi ma sono già contento che dopo 4 anni abbiamo l'opportunità di vincere qualcosa".
Merito di Italiano? "Nel momento più difficile io ho messo la faccia per difenderlo, ricordate cosa successe qualche mese fa in tribuna con gente che mi manda a quel paese, bestemmia ecc... Io a febbraio andai in radio a difendere tutti ed è stata la svolta. Ma l'allenatore è importantissimo, è lui che dirige i giocatori in allenamento e nelle partite, gli va dato grande merito".
Ma siete ottimisti sullo stadio o no? "Io sono favorevole a questo stadio di Arup con soldi pubblici, basta mi dicano quanto pagare e per quanto. Ma io sono ottimista, il problema dei 55 milioni non è insormontabile. Credo Nardella voglia lasciare Firenze con una buona nomea perché ha investito molti anni. Perché Renzi non è uscito con la sua proposta 4 anni fa?"
Per crescere su tre competizioni si dovrà rafforzare la squadra? "Tutte le squadre in Europa hanno difficoltà a portare avanti tre competizioni, alcune fanno triplete, altre le falliscono tutte. Al momento noi siamo concentrati sugli obiettivi di questi mesi in cui ci giochiamo una parte di storia della Fiorentina e della nostra che vogliamo scrivere qui. Per il futuro siamo super preparati. Il nostro lavoro è di far arrivare dei ragazzi in prima squadra con il fine di migliorare" E Commisso aggiunge: "Migliorare è l'obiettivo di tutti, ma non è che si possono mettere dentro 100 milioni".
C'è un calciatore preferito? "Ogni giorno uno diverso, l'altra sera è stato Dodo, a me piace abbracciarli e baciarli. Non so Dodo come faccia a correre così, ma io voglio bene a tutti".