HAMRIN, Il figlio Piero: “Grazie per i tanti messaggi”

Direttamente dalla camera ardente per Kurt Hamrin, allestita all’interno dello stadio Artemio Franchi, ha parlato così ai media presenti il figlio Piero: “Grazie a tutti per le condoglianze innanzitutto. Spero che continui così anche domani e che papà possa essere onorato dalla città di Firenze per quello che ha fatto e per quello che è stato. Mio padre e mia madre si sono innamorati subito di questa città, già facendo la Bolognese e vedendo Firenze da lontano. Kurt è stato un padre ingombrante perché quando ho provato a giocare a calcio erano già tutti pronti a fare confronti. A me ha dato tantissimo con tanta semplicità e calma, si arrabbiava pochissimo. Mi ricordo sempre le scalette della tribuna del Franchi che salivo quando ero bambino per vedere papà.
Mi ricordo bene gli anni a San Siro anche, forse perché ero più grande. La proposta di fare la camera ardente al Franchi è venuta tramite mio cognato, Moreno Roggi. La società si è adoperata per far sì che tutto potesse funzionare e siamo molto contenti di questo. Mio padre mi insegnava sempre a fare i tunnel, a lui riuscivano benissimo. Per lui era tutto molto semplice, bastava tirare forte in mezzo alle gambe dell’avversario. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi di cordoglio, vederne così tanti è stato molto bello a dimostrazione che mio padre aveva seminato bene”.
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