ITALIANO: "DOMANI TEST DURO. PORTIERE? CI SONO GERARCHIE. POSSIAMO ANCORA CRESCERE"

17.09.2021 09:50 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: a cura di Andrea Giannattasio
ITALIANO: "DOMANI TEST DURO. PORTIERE? CI SONO GERARCHIE. POSSIAMO ANCORA CRESCERE"
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Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti i viola sono attesi dalla quarta giornata di campionato nonché dalla terza trasferta di questo inizio di campionato. L'avversario di turno è il Genoa di Ballardini, reduce dal successo in rimonta per 3-2 contro il Cagliari. Nella sala stampa "Righini" del Franchi ha preso come di consueto la parola il tecnico viola Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole:

Se ci sono margini di crescita per la Fiorentina: "I margini di miglioramento li hanno tutte le squadre, specie i club che hanno cambiato allenatore e tanti giocatori. Alla 3a giornata abbiamo già un vantaggio importante ma penso che possiamo ancora crescere e migliorare. Dobbiamo credere in modo ossessivo a quello che facciamo in settimana visto che possiamo far vedere molto di più a livello tecnico e di personalità".

Sulle insidie della gara contro il Genoa: "Il Genoa è una squadra che ha messo in difficoltà il Napoli e ha vinto in rimonta a Cagliari: domani abbiamo di fronte una squadra che dovremo affrontare con la massima attenzione. Lì lo stadio spinge, ci sono giocatori di qualità e temperamento. Ci aspetta un banco di prova importante, veniamo da due vittorie e dobbiamo provare a dare continuità. Dobbiamo fare una grande prestazione. Il mio rapporto coi giocatori? La schiettezza e la lealtà sono valori che pagano, io ho detto subito ai ragazzi che tipo sono e che metodi mi piacciono. La cosa fondamentale è avere l'ossessione di andare in campo e riportare quello che si fa in settimana".

Sul segreto per rigenerare il gruppo: "Io ho sempre detto che questa è una squadra che ha dei valori, stava a me e al mio staff cercare di migliorare quello che era stato fatto nell'anno precedente. Di segreti ce ne sono pochi... quando si va in campo e si cerca di avere sempre la meglio sull'avversario poi i risultati arrivano. Il segreto è avere passione, amore e attaccamento alla maglia".

Sul ballottaggio tra Dragowski e Terracciano: "Nell'ultima gara ho scelto Terracciano perché aveva lavorato per 15 giorni a Firenze preparando bene la gara con l'Atalanta. I serbi e gli italiani sono arrivati prima di altri compagni, altri giocatori sono invece arrivati in ritardo. Sono state fatte scelte legate agli impegni con le Nazionali. In porta ci sono delle gerarchie e i ragazzi lo sanno: non mi piace anticipare le scelte, domani vedremo".

Se pensa che la Fiorentina possa essere la sorpresa del campionato: "Tre giornate sono poche per dare giudizi definitivi: godiamoci questo buon inizio, quando è uscito il calendario ero abbastanza timoroso di iniziare con queste partite molto difficili ma siamo riusciti a fare sei punti. La strada però è lunga è difficile, ci sono tre gare in una settimana che possono farci prendere il volo o rovinare quanto è stato fatto. Noi vogliamo essere una squadra vera e avere sempre organizzazione. Vlahovic? Sta andando forte, è giovanissimo, sta dimostrando di avere personalità ed è attaccato a questa maglia: deve rimanere questo".

Sulle tre partite in una settimana: "Dobbiamo fare bene la prima e poi per forza di cose dovremo fare i conti con degli acciacchi e dovremo avere delle rotazioni in quasi tutti i reparti. Sicuramente in queste tre partite ci saranno delle rotazioni. Venuti? E' già a posto per fortuna per ciò che riguarda la spalla ma la botta al polpaccio che ha preso lo ha messo fuori per la partita di domani. Speriamo di fare domani le giuste scelte".

Sul centrocampo e in particolare su Castrovilli e Amrabat: "Avremo bisogno di tutti nelle prossime partite. Nella gara con l'Atalanta ho deciso di inserire Amrabat perché sapevo che la sua fisicità ci sarebbe stata utile: è un calciatore unico per ciò che riguarda il suo spirito di sacrificio. Sono felice di come è entrato così come lo sono per tutti quelli che hanno giocato a Bergamo. Gaetano è un campione d'Europa, spacca le partite, crea imprevedibilità e non è da recuperare: è arrivato con un problema al polpaccio ma ora sta bene. Non si discute certo la sua qualità, ma si può sempre migliorare".

Se la squadra ha dei punti fermi, ovvero giocatori a cui non può rinunciare: "Non è una questione di punti fermi ma di gente che si può guadagnare la conferma, che durante la settimana non molla nulla: io tengo sempre in considerazione di quello che un ragazzo fa in partita e in allenamento ma può accadere di tutto, soprattutto in queste prossime tre partite".

Sul valore della Fiorentina e un primo bilancio: "Penso che un primo bilancio si debba fare dopo 10, 12 o 15 partite: questo vale in particolare per una squadra che ha cambiato tanto come noi. Non è facile trovare la quadra in poco tempo ma gli allenatori devono essere veloci e bravi a ottenere subito i risultati. Questa squadra ha margini enormi di crescita".

Sulle polemiche di Bergamo: "Le scelte del Var sono state chiare, i tre rigori c'erano così come era da annullare il gol di Zapata. Mi pare non ci sia nulla di aggiungere. A Roma abbiamo subito un rosso dopo 17' laddove in altri casi viene usato il giallo. A Bergamo è stata una bella partita, abbiamo subito gli ultimi 20' perché la Dea mette tutti in difficoltà. Gli episodi vanno e vengono, ci saranno sicuramente altri episodi... pensiamo alla prossima partita".