ITALIANO: "TERRACCIANO CON FEBBRE MA CI SARÀ. SOTTIL È OUT. FAREMO SOGNARE FIRENZE"
Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti i viola sono attesi dalla semifinale d'andata in Conference League e l'avversario di turno sono gli svizzeri del Basilea, già affrontati nel 2015 dalla Fiorentina nella fase a gironi dell'Europa League. Dalla sala stampa "Righini" dello stadio Franchi ha preso come di consueto la parola il tecnico Vincenzo Italiano. Ecco le sue dichiarazioni:
Su Terracciano: "Pietro è arrivato al campo con qualche linea di febbre. Lo abbiamo tenuto a riposo ma è recuperabile per la gara di domani".
Sulle differenze con la semifinale con la Cremonese: "Dovremo giocare con grande intelligenza, difendendo in maniera attenta. Dobbiamo sfruttare al meglio il fattore Franchi. La posta in palio è davvero altissima, abbiamo l'occasione di concludere l'annata in modo strepitoso. La partita si gioca in 180' contro la Cremonese".
Sul fatto che cinque anni fa si giocava una finale playoff con l'Arzignano e sul Basilea: "Tutte le esperienze che ho fatto mi hanno sempre lasciato in dote qualcosa. Il nostro in questa coppa è stato un percorso incredibile. Se il Basilea è arrivato in semifinale vuol dire che ha doti caratteriali importanti, ogni volta che è andata sotto nel punteggio è sempre riuscito a ribaltare il risultato. Dobbiamo fargli avere le difficoltà che in passato hanno avuto e provare ad aumentargliele".
Su cosa ha lasciato in dote l'esperienza in Conference League: "Questo percorso ci ha lasciato tantissimo. Abbiamo affrontato tante difficoltà e tante squadre, abbiamo visto che in Europa non bisogna mai sottovalutare nulla, anche quando le pratiche sembrano già archiviate. Siamo cresciuti molto, non sottovalutiamo nulla, non affrontiamo nulla con superficialità. Siamo migliorati nell'approccio delle partite".
Su come sogna l'ultima notte europea: "Non dovranno mancare l'attenzione, la qualità e il furore da mettere in campo. Se puntualmente ci presenteremo così, sono convinto che possiamo fare bene".
Sull'arbitro di domani e gli errori del passato: "Quello che ci è capitato quest'anno con le decisioni arbitrali lo sanno tutti... sono capitate tutte a noi. Certe decisioni non ci hanno certo lasciati contenti. Ma sono certo che più si arriva in fondo al torneo e più crescerà anche il livello arbitrale. Come noi e il Basilea sappiamo l'importanza della gara, penso che anche gli arbitri lo sappiano".
Su Cabral: "Arthur non era a disposizione nell'ultima gara perché aveva ricevuto una botta al piede, oggi si è allenato e ha risposto bene. Domani sarà a disposizione. A Basilea ha fatto benissimo e tutti lo ricordano con piacere. Ha capito bene il calcio italiano e ora si sta esprimendo nel migliore dei modi. Mi auguro che il suo problema domani non gli dia noia ma sono convinto che non accadrà".
Su Sottil e Brekalo: "Sottil non sarà della partita. Non lo recuperiamo per qualche problema che ha. Brekalo è rientrato dopo la brutta botta subita ed essendo in tanti davanti cerchiamo di ruotare un po' tutti. Lui è recuperato al massimo e sta bene: quello che ha avuto non è stato di poco conto".
Sulle emozioni circa la possibilità di portare un trofeo a Firenze: "E' stato già un traguardo fantastico la finale di Coppa Italia e proveremo a regalare al popolo viola un'altra grande serata. Vogliamo regalare un sogno a tutta Firenze. Ho visto la gioia di Napoli... non oso immaginare cosa potrebbe accadere qui dopo tantissimi anni. Contro la Cremonese il pubblico mi ha fatto venire i brividi".
Sul fatto che l'ultimo gol in una semifinale europea risale al 1997 (Barcellona-Fiorentina 1-1, rete di Batistuta): "Speriamo di interrompere presto questa statistica. Nelle semifinali bisogna obbligatoriamente fare gol. Solo essendo efficaci possiamo battere questo record negativo".
Se ha scoperto qual è il segreto per la continuità tra Europa e campionato: "Non c'è un segreto: c'è solo l'abitudine e lo stare bene fisicamente. In tre competizioni ti devi affidare a più elementi: ci sono troppe partite ravvicinate. Il problema più grande è quello di abituare i calciatori. Per me la difficoltà più grande è stato gestire lo aspetto fisico".
Se Dodo può essere il leader emotivo della squadra: "Dodo è cresciuto tantissimo: il suo fisico gli permette di lavorare a livello altissimo in entrambe le fasi. Può essere un trascinatore per tutto quello che fa. Si sacrifica tanto per la causa, esattamente come tutti i suoi compagni".
Sulla scelta in difesa al posto di Milenkovic: "Ranieri è cresciuto tantissimo, è stata una sorpresa in positivo. Sempre zitto e pronto a qualsiasi soluzione: da terzino, da centrale... Sono molto contento di quello che ci ha fatto vedere. Tutti i ragazzi domani sanno che devono stare pronti e sono certo che si farà trovare pronto qualsiasi sarà la scelta su di lui".