KEAN: "IL CALCIO DI PALLADINO ERA CIÒ CHE CERCAVO. DODO? GLI DEVO UNA VACANZA SE MI FA 8 ASSIST"
Dalla sala stampa del Viola Park di Bagno a Ripoli, alle ore 17 prende la parola il primo acquisto della Fiorentina. Moise Kean si presenta in conferenza stampa e incontra i giornalisti per la presentazione ufficiale. Queste le sue prime parole da nuovo attaccante viola:
Ha già scelto il numero di maglia?
"Non ancora, valuterò con i miei compagni nei prossimi giorni. È la cosa più giusta da fare".
È un peso diventare il nuovo attaccante della Fiorentina dopo tutti quelli passati recentemente?
"Assolutamente no, mi dà solo stimoli. La storia dice che la Fiorentina ha avuto solo grandi attaccanti".
Cosa l'ha convinta di Palladino?
"Il mister mi ha parlato e il suo modo di giocare mi ha convinto tantissimo. A Monza ha fatto più che bene, gioca molto con gli attaccanti e con questi tocca la linea difensiva. Era ciò che cercavo, una squadra offensiva che gioca molto con le punte".
Dove le piace essere servito? Più al centro o lateralmente?
"Sinceramente non ho scelte. Basta che mi arrivi la palla (ride, ndr)".
Com'è il concetto di ambizione?
"L'obiettivo è fare di più, ogni anno andare sempre più lontano. Da quello che ho visto in questi giorni la squadra c'è, abbiamo una buona squadra. Ogni volta che giocavo contro la Fiorentina mi hanno sempre messo in difficoltà ed è ciò che vogliamo fare contro tutti".
Sarà l'anno più importante della sua carriera?
"Ogni anno voglio fare sempre di più. L'anno scorso ho avuto tanti infortuni e non è andato bene, ora posso e devo dimostrare in primis a me stesso, e poi alla Fiorentina che ha creduto in me".
L'anno scorso ha finito con zero gol. Ne sente il peso?
"Un peso non è. Quello ti porta solo a fare brutte scelte. Di testa sono uno molto forte, mentalmente dico. Serve il momento giusto e bisogna crearselo per fare bene".
Prosegue: "Ogni brutto momento è un insegnamento. C'è da lavorare ogni giorno per avere sempre più record possibili, ed essere sempre al top della condizione".
Che cosa non è andato alla Juventus? È vero che ha fatto una scommessa con qualcuno?
"Mi hanno aiutato in passato ma è più importante ciò che verrà. Gli obiettivi? Sono uno ambizioso, non posso dire il numero di gol che mi sono preposto, è personale. Però sono ambizioso. Sì, ho fatto una scommessa con Dodo: se mi fa 8 assist, gli pagherò una vacanza".
Qual è il suo ruolo naturale?
"Sinceramente non ho un ruolo preciso. Ho segnato più da punta che da esterno, la palla ti arriva in area. Ma nei tre, che giochi davanti, a sinistra o a destra, è uguale. L'importante è dare il proprio contributo alla squadra".
Conoscendo Vlahovic, vuole rubarle qualcosa?
"Dusan mi ha parlato solo bene di Firenze. Anche quando è venuto a Torino. Firenze è una città strepitosa, veramente bella e con tanta passione. Adesso sta a noi dare questa gioia in campo ai tifosi".
Sente il peso di essere arrivato dalla Juventus, vista la rivalità?
"Sono qua per giocare a calcio, per vincere. Il peso non lo sento, non sono uno che pensa tanto ai tifosi. Voglio solo dargli gioia, come ho detto il tifo di Firenze è davvero caldo e stimolante".