FERRAGOSTO DI LAVORO PER I VIOLA, A GENOVA UN TEST IMPORTANTE ANCHE A LIVELLO AMBIENTALE. NELLE ULTIME DUE SETTIMANE DI MERCATO PUÒ ANCORA SUCCEDERE DI TUTTO, MA LA MANCATA CESSIONE DI AMRABAT NON SAREBBE UN PROBLEMA

15.08.2023 11:03 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
FERRAGOSTO DI LAVORO PER I VIOLA, A GENOVA UN TEST IMPORTANTE ANCHE A LIVELLO AMBIENTALE. NELLE ULTIME DUE SETTIMANE DI MERCATO PUÒ ANCORA SUCCEDERE DI TUTTO, MA LA MANCATA CESSIONE DI AMRABAT NON SAREBBE UN PROBLEMA

E’ prossimo al termine il conto alla rovescia sulla stagione (e sul mercato) viola. Mentre per la maggior parte degli italiani quella di oggi resta una giornata di festa, al Viola Park si torna a lavorare e il gruppo di Italiano si ritroverà nel tardo pomeriggio. Nel mirino dell'allenatore c'è l’esordio a Genova in uno stadio che si preannuncia caldo ed entusiasta per il ritorno in serie A, subito un test non indifferente per capire a che punto è il lavoro estivo. Contro la squadra di Gilardino i viola sono chiamati a mostrare progressi rispetto a qualche amnesia evidenziata nel precampionato, e se l’impostazione offensiva voluta dal tecnico continuerà a esporre la difesa a determinati rischi è nella manovra offensiva che c’è da augurarsi di vedere nuove e più efficaci varianti.

Di certo Italiano attende il completamento delle operazioni di mercato, anche in attacco dove molto è già stato fatto. Da oggi alla chiusura del mercato, mentre la squadra si giocherà anche il doppio play-off di Conference, la dirigenza avrà parecchio da fare, che si tratti di sfoltire una rosa indubbiamente numerosa, o cercare nuovi tasselli per alzare ulteriormente qualità (e speranze) del gruppo. Così sono in tanti a ritrovarsi tra i non intoccabili, persino Nico Gonzalez per quale diversi tipi di offerte rispetto a quella arrivata dal Brentford potrebbero cambiare gli scenari. Ma al pari dell’argentino, e al netto di un futuro lontano da Firenze per Kokorin, anche Sottil, Ikonè, probabilmente Barak e pure Jovic attendono lo sviluppo degli affari della seconda metà di agosto, quanto meno per capire meglio dove e quanto giocheranno: se ancora in viola o se con nuovi colori.

Di certo mentre per molti può ancora succedere di tutto, le discriminanti per ulteriori innesti (ribadendo che Berardi resta un sogno tutto ancora da concretizzare e Baldanzi un’idea da seguire in virtù di quanto capitato a Castrovilli) restano le potenziali cessioni di Amrabat e Quarta. Potenziali, sì, perché più o meno annunciate, ma non così scontate visto che se dovessero alla fine restare entrambi Italiano avrebbe comunque pedine importanti, soprattutto a centrocampo. Il marocchino accanto ad Arthur è tutt’altro che uno scenario critico per la linea mediana, e seppure Dominguez rappresenti il primo obiettivo per sostituirlo l'inaspettata permanenza (nelle giuste condizioni mentali) sarebbe tutt’altro che un problema. Quanto alla difesa si potrà eccepire che il bisogno di un centrale di spessore risalga già alla passata stagione, e da Murillo a Senesi fino al brasiliano Nelsson i viola hanno sondato più di una pista dopo aver perso Sutalo, eppure l’eventuale permanenza di Quarta non significa necessariamente che la linea davanti a Terracciano (o Christensen) sia più debole.

Insomma a prescindere da come si vorrà comportare sul mercato il club di Commisso (dato in arrivo in anticipo sulle previsioni, in modo da seguire da vicino anche la trasferta di Genova) è su Italiano che adesso si sposteranno inevitabilmente attese e pressioni, e non solo perché al terzo anno sulla panchina viola dal tecnico è lecito attendersi un’ulteriore crescita. Nelle scelte fin qui operate sul mercato, e nelle ulteriori mire, si è più volte evidenziata l’attinenza tra gli affari conclusi e le indicazioni del tecnico, dunque Italiano è chiamato a confermare come con interpreti più vicini al suo credo calcistico la Fiorentina possa migliorare e migliorarsi. In vista di un’annata che tutti si augurano possa essere lunga come quella passata ma possibilmente più soddisfacente sotto il profilo dei risultati finali.