LA FIESOLE CONTESTA, IL FRANCHI LA APPLAUDE: LA SOCIETÀ HA 5 GIORNI PER NON ROVINARE TUTTO. FIRENZE NON HA PIÙ VOGLIA DI ASPETTARE. KOSTIC E ADLI LE PISTE PIÙ CALDE. MA IN DIFESA? TRE PAREGGI PERCHÉ IL GIOCO ANCORA NON C'È

26.08.2024 10:27 di  Mario Tenerani   vedi letture
LA FIESOLE CONTESTA, IL FRANCHI LA APPLAUDE:  LA SOCIETÀ HA 5 GIORNI PER NON ROVINARE TUTTO. FIRENZE NON HA PIÙ VOGLIA DI ASPETTARE. KOSTIC E ADLI LE PISTE PIÙ CALDE. MA IN DIFESA? TRE PAREGGI PERCHÉ IL GIOCO ANCORA NON C'È
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L'onda sta montando e il mare non si ferma con le mani. Il segnale partito ieri dal Franchi, con la Fiesole dura con la società per l'ennesima cessione alla Juve e il resto del Franchi che applaude all'iniziativa, è inequivocabile. Va bene tutto, il calcio sta cambiando alla velocità della luce, ma ci sono vecchie regole non scritte che riconducono ad amore, passione, senso di appartenenza. Le proprieta' straniere fanno fatica a capire che il calcio non è divertimento, ma il combinato disposto di gioia e lacrime, entusiasmo e dolore. Lo stadio non è un teatro in cui si va per rilassarsi o per pensare, ma è un impianto in cui si batte la squadra della tua città che indossa i tuoi colori e quella tradizione è partita mille o duemila anni prima. Dopo uno sconfitta un tifoso è a pezzi e non ha voglia di ridere perché non è stato al cinema. In mezzo a questo montagna di soldi ci sono in ballo i sentimenti e con quelli non si può scherzare.

Si possono comprendere le esigenze di una società moderna che deve vendere per comprare - questo passaggio sono riusciti a farlo digerire anche se talvolta bisognerebbe acquistare per rinforzarsi e non sostituire soltanto -, ma ci si deve ricordare che la rivalità esiste e va rispettata perché è un valore, resta il sale di una competizione. Fiorentina e Juventus sono su sponde diverse da sempre. Un tifoso viola non può farsi piacere il fatto che ogni miglior calciatore della Fiorentina venga puntualmente ceduto alla Juve: Bernardeschi a parte, Chiesa, Vlahovic e Gonzalez sono andati via da capocannonieri viola, un fatto curioso. Chi gestisce la Fiorentina dovrebbe comprendere che le dinamiche economiche-finanziarie sono importantissime, ma non posso entrare in conflitto con l'anima di una città perché poi quella comunità ti presenta il conto. Non si può svuotare il cuore di una tifoseria. Tanto che adesso la battuta più ricorrente è la seguente: chi sarà il prossimo giocatore a partire per Torino? Firenze non ha più intenzione di aspettare e la società in questi 5 giorni dovrà stare attenta a non rovinare tutto. 

Ma la contestazione ha toccato pure gli investimenti da fare: "Bisogna spendere per poter vincere". Era facile aspettarselo visto che venerdì prossimo chiuderà il mercato e la rosa necessita ancora di diversi innesti. In queste poche ore la società dovrà cercare di chiudere affari veri che possano dare una speranza alla tifoseria. Senza stare a ripetere la solita domanda: "Ma non si potevano fare prima certe operazioni?". 

Kostic è una pista calda e adesso per il centrocampo è spuntato Adli, mentre per la difesa filtra poco o nulla. La Fiesole, infine, ha contestato anche Gonzalez: l'argentino era nel mirino già dalla finale di Atene, dopo una prestazione evanescente e certi voci su un eccesso di "dolce vita" fiorentina. Gonzalez è già trapassato remoto per la gente. Le sue parole poi da neo-juventino sono la fotografia di questo calcio di plastica: "La Juve è un sogno, per me arrivare qui è tutto...". Ma come, un anno fa non era lui che voleva restare per sempre a Firenze? Benvenuti alla fiera delle parole senza significato. E' una gran tristezza. 

I fischi non hanno risparmiato neppure la squadra, invitata a tirare fuori gli attributi perché francamente gli spettacoli offerti con Parma, Puskas e Venezia sono stati assai deludenti. Questi avversari potevano essere superati al netto dei limiti del mercato a cui abbiamo fatto riferimento. Palladino ha diritto di lavorare in pace, la sua non è una missione semplice, ma è innegabile che la Fiorentina sia indietro, il gioco ancora non si vede. Ci sono giocatori ben lontani da un buon stato di forma: si salvano il solito Terracciano e Kean che non ha segnato, ma si è battuto benissimo. Richardson ha lasciato intravedere buone cose, il prospetto è interessante. 

E' un frangente critico per tutta la Fiorentina, non facciamo finta di niente, ma accanto alla rabbia per i tanti sbagli fatti è necessario inserire una porzione di calma. Non è semplice far passare i concetti di un nuovo allenatore e non è facile far decollare una squadra. Questo inizio di campionato è una centrifuga, ci sono risultati sorprendenti. Vuol dire che i problemi non hanno cittadinanza.