DANIELE LO FASO A FV, SOGNO IL PRIMO GOL IN SERIE A DI MIO FRATELLO. L'ESORDIO…

28.10.2017 10:30 di  Giacomo A. Galassi  Twitter:    vedi letture
DANIELE LO FASO A FV, SOGNO IL PRIMO GOL IN SERIE A DI MIO FRATELLO. L'ESORDIO…

"Cosa sogno per mio fratello? Che segni il suo primo gol in Serie A alla prossima partita, contro il Crotone". Un desiderio semplice, ma che renderebbe felice una famiglia intera quello espresso da Daniele Lo Faso, fratello di Simone, giovane talento della Fiorentina. Già, perché Simone Lo Faso è molto legato alla famiglia, ed è per questo che Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva il fratello Daniele, proprio per capire come Simone stia vivendo questa sua esperienza a Firenze. Sul ragazzo classe '98 ci sono discrete aspettative, ma lui sembra non sentire troppa pressione.

Cominciamo con una domanda sul rapporto tra lei e Simone. Siete molto legati l'un l'altro?

"Il mio rapporto con Simone è speciale e va oltre l'essere fratelli. Lo dimostra anche il tatuaggio (in foto) che ci siamo fatti: lo stesso per entrambi. E' una cosa a cui teniamo molto. Noi ci sentiamo anche quattro, cinque volte al giorno e la sua mancanza a casa pesa tanto, per tutta la famiglia".

Immaginiamo allora che anche il giorno del trasferimento in viola sia stato emozionante…

"I giorni di fine agosto sono stati piuttosto frenetici perché si leggeva un po' di tutto. L'ultimo giorno invece lo abbiamo vissuto in maniera tranquilla, alla fine la scelta di andare a Firenze è stata solo sua e noi abbiamo naturalmente condiviso la sua scelta".

Una scelta che si è rivelata felice? Si è ambientato bene in città?

"Simo si trova benissimo a Firenze. Abita vicino al centro e spesso va a fare passeggiate per le vie della città. Adora il calore dei fiorentini e mi dice sempre che qui si vive il calcio come al Sud e di questo ne è felice. Gli piace molto Piazzale Michelangelo, da cui si ha una vista pazzesca".

Veniamo al campo giocato. Come avete vissuto in famiglia il suo esordio in maglia viola contro il Benevento?

"Eravamo molto più tesi noi a casa che lui in campo. E' sempre stato così. Ricordo il suo esordio in Serie A contro il Milan (6 novembre 2016, ndr). Io, mamma e papà eravamo in tribuna col nervosismo a mille e lui invece entró con una calma che ci sorprese. Dopo la gara col Benevento ci siamo subito sentiti ed era felicissimo".

Simone è soddisfatto dell'esperienza alla Fiorentina fin qui? Vorrebbe giocare di più o pensa che ancora non sia arrivato il suo momento?

"Credo proprio che fin qui lui sia soddisfatto. Sapeva di venire in una piazza importante come Firenze dove la maglia pesa tanto e per meritarti un posto devi lavorare e correre a mille. Lui si sta allenando bene, è a posto fisicamente ed è a disposizione del mister e della squadra. Chiaro: chi non vorrebbe giocare sempre? Però lui è giovane ed è uno degli ultimi arrivati e sa bene che c'è da lavorare tanto per ritagliarsi qualche spazio".