FLACHI A FV, VIA IACHINI SE NON FA PUNTI NELLE PROSSIME DUE
Dopo momenti di difficile gestione come quelli immediatamente posteriori all'addio di Federico Chiesa in direzione Juventus, è difficile, per chi non lo vive, capire come uno spogliatoio reagisca. Per avere un'idea più chiara dell'argomento, FirenzeViola.it ha intercettato Francesco Flachi, ex giocatore viola che di certo di momenti simili ne ha vissuti dalle parti di Viale Fanti e non solo. Con Flachi abbiamo parlato anche di squadra, mercato, stadio e dirigenza tecnica, tutti argomenti in perenne discussione. Ecco quello che ci ha rivelato l'ex bomber:
Francesco, la fascia di capitano a Chiesa ha innescato una baraonda…
“Io da calciatore l’avrei presa come una mancanza di gratificazione nei miei confronti e in quelli delle persone presenti nello spogliatoio. Poi tutti sapevano che Chiesa sarebbe andato via. Fossi stato un compagno, mi sarei sentito messo in disparte nonostante Chiesa potesse essere considerato tra i più bravi”.
Pensa che sia un bene che il giocatore abbia lasciato la Fiorentina?
“Assolutamente sì. Perché questa telenovela ha infastidito tutti, sia la gente, sia la società, sia i giocatori. L’atteggiamento di una persona che vuole andarsene non è lo stesso di chi resta e in campo dà il 100%”.
Crede che ci possano essere dei riscontri positivi in seguito al suo addio?
“Certamente. Vedo una Fiorentina più forte. Dovrà essere Iachini a gestire a situazione. Credo che abbia una squadra buona”.
È soddisfatto del mercato viola?
“Mi piace questa Fiorentina, c’è qualità. Milik sarebbe stata la ciliegina sulla torta, si sarebbe potuto parlare di una Fiorentina che lotta per posizioni importanti, ma non è andata. Poi certo, il giocatore potrebbe sempre arrivare a gennaio. Inoltre bisogna vedere come Iachini cambierà le carte in tavola. Ha giocatori come Ribery, Callejon, Castrovilli e Bonaventura, individui che di calcio se ne intendono. Deve essere bravo ad atteggiarsi in modo più sprovveduto, meno difensivista e più propositivo. Non diciamo che il Sassuolo è più forte della Fiorentina. Ce la possiamo giocare con il Milan e le altre lassù in classifica. I giocatori per farlo ci sono".
Eppure l'operato della dirigenza è in forte discussione...
"Prendere due giocatori a parametro zero come Callejon e Ribery non è cosa da poco. E poi la Fiorentina ha provato a trovare un attaccante, ma questo le ha detto di no. La società ha fatto bene a dare la prelazione a giocatori come Vlahovic, Kouamè e Cutrone. Le cose fatte in fretta e furia sul mercato non portano sempre qualcosa di buono”.
Ieri Commisso ha ribadito quanto fosse giusto confermare Iachini…
“È vero, è stata una scelta giusta, ma quest’anno speravo in qualcosa di diverso a livello di gioco e imprevedibilità. Mi sembra invece che la Fiorentina sia poco costante. Se è in giornata, bene, altrimenti sono guai. Se poi si aggiunge un’eventuale assenza di Ribery…”.
Se non dovessero arrivare punti a Spezia e Udine, pensa che si possa parlare di esonero del tecnico?
“Sì, anche perché se non vinci già dalla prossima inizieranno i primi mormorii. Inoltre Iachini, come ha detto Pradè, ha la squadra più forte che abbia mai allenato. Questo è un incentivo per far capire che bisogna far qualcosa di importante. Se hai una società che ti sprona, devi essere più motivato a far bene”.
Da fiorentino pensa che le istituzioni stiano supportando il presidente sul fronte stadio?
“Di queste cose mi intendo poco, ma non vedo da altre parti tanta attenzione allo stadio, salvo nei casi delll’Atalanta e dell’Udinese. Magari vagamente, ma non con la stessa intensità. Sicuramente no sarà facile fare lo stadio a Firenze, ma me lo auguro, perché potrebbe far crescere ancor di più la città e la Fiorentina potrebbe avere dei ricavi importanti. Commisso intende investire e vuole vedere i frutti dei propri investimenti. Spero vivamente che si faccia, anche perché non vorrei che il presidente si stancasse. È andato avanti nonostante il lockdown, ha dato il via alla costruzione del centro sportivo. Speriamo bene”.