"CATTIVI PENSIERI..." Zero Euro? Indispensabile cedere Mutu, a meno che...
"Bambole, non c'è una lira..." Qualcuno forse ricorderà questo fortunato varietà televisivo, datato ormai 1977, con protagonisti Pippo Franco, Isabella Biagini, e che vide l'esordio nell'avanspettacolo di una giovanissima Loredana Bertè e di un promettente figlio d'arte, Christian De Sica. Quella frase era il tormentone di quel varietà, una sorta di grido di dolore lanciato dal fantomatico impresario verso il corpo di ballo femminile al termine dello spettacolo che, regolarmente, registrava incassi risibili. Ecco, il Pantaleo Corvino di ieri ci ha ricordato molto la figura di quell'impresario, e temiamo che tutto questo possa diventare, riveduto e corretto, il nuovo tormentone viola 2009-2010. Zero euro quindi, e l'accostamento allo "Zero tituli" di Josè Mourinho è automatico, quasi banale, tanto che, forse, sarebbe il caso di ribattezzare il ds gigliato "Pantaleo Corvinho". Scherzi a parte, niente di nuovo sotto il sole. Dopo l'invito alla calma di 7 giorni fa promulgato da un Prandelli versione pompiere, ecco un altro martedì all'insegna del low-profile, così, per non perdere l'abitudine: "In questo momento io dispongo di zero euro per la campagna acquisti. Poi, se la proprietà mi darà indicazioni diverse, ne riparliamo. Per ora dobbiamo puntare sui giocatori a parametro zero." E quì la prima rivelazione, magari non esplicita, ma sufficientemente chiara: Hernan Crespo è ormai un giocatore della Fiorentina. La seconda considerazione, sempre che Pantaleo "Corvinho" abbia detto la verità, ci porta a valutare seriamente la cessione di uno dei pezzi forti della Fiorentina e tutte le strade portano...ad Adrian Mutu. In verità, l'anno scorso, il famoso detto "tutte le strade portano a...Roma" valse, eccome, per il romeno finchè Cesare Prandelli, da buon ex-mediano, fece ostruzione ed interruppe l'offensiva giallorossa. Adesso tutto potrebbe ripetersi, con buona pace del mister, perchè si ha un bel dire che la Fiorentina metterà sul piatto la fantasia e l'intuito al posto dei soldi, ma alla fine qualche euro dovrà saltar fuori. Adrian Mutu viene da una stagione contraddittoria, fatta (e chi lo nega?) di 13 gol in 19 partite, ma anche di polemiche ed infortuni a catena, che ne hanno abbassato sensibilmente il prezzo di mercato. In questo momento crediamo che il cartellino del "fenomeno" non valga più di 12 mln. di euro, e comunque sarebbe tutto grasso che cola nell'ingaggio di un forte centrale difensivo e di un buon centrocampista. La cessione di Mutu appare quindi indispensabile, e crediamo che a Firenze (compreso lo spogliatoio della Fiorentina) in molti se ne farebbero una ragione.
A meno che...abbiamo titolato. C'è, infatti, una seconda via, vale a dire la conferma di Mutu, previo (aggiungiamo noi) un indispensabile ed imprescindibile chiarimento a livello comportamentale e tattico. Ma andiamo con ordine: la Fiorentina sta per entrare in Champions League per la quarta volta consecutiva ed è una squadra difficilmente migliorabile, se non con l'innesto di autentici fuoriclasse che sforerebbero, però, il famoso "tetto" ingaggi. Quindi, assodato che cambiare per cambiare non serve, sarebbe preferibile rimanere con i soliti, e rafforzare uno zoccolo duro che non ha mai tradito. Chiarimento a livello comportamentale: Mutu deve riconquistare la fiducia dello spogliatoio, dal quale manca dal 22 marzo scorso. Da lì 7 successi in 8 partite, ed una qualificazione Champions virtualmente acquisita. Una squadra che ha, quindi, saputo fare a meno della sua guida, del suo uomo migliore, che ha saputo trovare dentro di se quella voglia di riscatto per arrivare ad un risultato che ha del miracoloso. Mutu dovrà ritagliarsi un nuovo spazio in questo mosaico quasi perfetto e lo dovrà fare in punta di piedi, evitando l'effetto elefante che entra in una cristalleria. Ne sarà capace? E sopratutto, sarà disposto a piegarsi alle regole del "gruppo"? Chiarimento a livello tattico: un pò provocatoriamente abbiamo detto che anche nello spogliatoio viola in molti si sarebbero fatti una ragione della cessione di Mutu. Possiamo fare anche i nomi: Pasqual, Vargas, Montolivo, Semioli, perfino Gilardino...i motivi sono molteplici, li abbiamo espressi più volte ed analizzati, giocatore per giocatore. Il modulo sarà il 4-2-3-1, Gilardino sarà l'unica punta, e Adrian ha due possibilità: o torna a fare l'esterno (il sacrificato, però, sarebbe Vargas e non ci crediamo) oppure si ricicla trequartista (ruolo da lui ricoperto in gioventù) e si muove tra le linee a supporto di Gilardino. In questo caso il sacrificato sarebbe Jovetic, al quale, crediamo, un altro anno di apprendistato all'ombra del "maestro" Adrian non farebbe male. L'alternativa è il montenegrino spostato a destra (con buona pace di Semioli o del rientrante Santana), ma resta la realtà di un Mutu che comunque sarà costretto ad allontanarsi dalla porta, e chiamato ad un lavoro dispendioso di energie, fisiche e mentali. Ci risiamo allora... Ne sarà capace? E sopratutto, sarà disposto a piegarsi alle nuove regole tattiche? E ne aggiungiamo una terza: saprà Prandelli imporsi sulle prevedibili resistenze del romeno?
Il futuro della Fiorentina 2009-2010 passa da quì. Corvino (perdon...Corvinho) ha detto che con i 50 milioni di euro investiti lo scorso anno, ha fatto due campagne acquisti insieme. Noi diciamo che potrebbe anche bastare, certo non per vincere lo scudetto, ma per ribadire l'attuale posizione di classifica e, magari, passare un girone di Champions League ed arrivare in fondo alla Coppa Italia. Ve lo immaginate questa Fiorentina con un Mutu finalmente sano e senza infortuni, una "riserva" come Crespo, ed un centrale difensivo forte, potente (Zapata, Ivanovic? A quel punto sarebbero i Della Valle a ripianare, ma ne varrebbe la pena...) Ci sarebbe da divertirsi, basta che Mutu si ricordi di essere "un" giocatore della Fiorentina e non "il" giocatore della Fiorentina. Altrimenti, una bella stretta di mano ed avanti un altro.