EX ALL. GOLLINI, Talento disumano con personalità

05.07.2022 14:47 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Bruno
EX ALL. GOLLINI, Talento disumano con personalità
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Leonardo Gabbanini, ex preparatore dei portieri nel settore giovanile della Fiorentina, ha rilasciato dichiarazioni a riguardo di Pierluigi Gollini, portiere da lui allenato in viola negli Allievi Nazionali 2010/11 e in procinto di firmare nuovamente con il club di Commisso. Queste le sue parole, a partire dalla prima separazione che ci fu tra Gollini e la Fiorentina: "Penso che lì ci sia stato un 50 e 50. La Fiorentina non aveva colpe, anzi è stata derubata da queste clausole vergognose. Credo che dalla parte del ragazzo ci sia stato il sogno di giocare al Manchester United abbastanza forte. Sai quando ci sono giocatori come Ronaldo, Giggs... furono bravi a cercarlo e lui si fece "abbindolare" dal sogno".  

Sul suo primo arrivo a Firenze: "Il ragazzo arrivò che aveva fatto pochi anni da portiere, secondo me aveva giocato spesso da difensore. Si vedeva perché era proprio un talento disumano che però doveva imparare tutta la parte tecnica, ma è stato forse il ragazzo che più mi ha impressionato per doti pure. Forse il più forte che ho mai allenato. Era matto, questo piaceva poco alla società ma a me tantissimo. Ha personalità vera: io ho fatto tante battaglie con lui, perché aveva personalità pura, faceva domande fuori luogo, non stava al suo posto ma lo faceva nel modo giusto. Poi per essere uno di un metro e 94 ha una reattività incredibile. Aveva talento naturale e chi ce lo ha viene sempre fuori. Ha avuto Gasperini, che di personalità ne aveva tanta, ora troverà Italiano, quindi non avrà problemi. I portieri della Fiorentina quest’anno hanno fatto bene, ma lui ha una marcia in più, è un acquisto che migliora il reparto". 

Sul suo passaggio al Tottenham: "Io penso che lui abbia fatto ben ad andarci, perché aveva tutte le carte in regola per giocare. È che hanno un portiere campione del mondo, lui ha dimostrato di portargli rispetto e se n’è andato perché non poteva più fare il vice a Lloris".