LUCARELLI, Al Lecce serve pazienza. Meritava di più

10.10.2024 16:56 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
LUCARELLI, Al Lecce serve pazienza. Meritava di più
FirenzeViola.it
© foto di Image Sport

Cristiano Lucarelli, ex attaccante di Lecce, Parma e Torino, tra le altre, ha parlato così del momento difficile del Lecce e della fatica dei salentini a fare gol prima di affrontare la Fiorentina al prossimo turno: “In questo momento serve solo pazienza, il Lecce ha i mezzi per centrare la terza salvezza consecutiva e scrivere un’altra pagina di storia. Del Lecce ho visto per intero le gare giocate con Torino, Parma e Milan, oltre agli spezzoni di tutte le altre gare. Diciamo che sono bene informato sulla squadra salentina che continuo a seguire con grande affetto. A me la squadra ha sempre fatto una buona impressione generale salvo poi denotare qualche difficoltà negli ultimi sedici metri - ha detto al Quotidiano di Puglia.

A Torino ad esempio il Lecce avrebbe meritato di vincere e solo per la bravura del portiere Milinkovic Savic non ha centrato l’obiettivo. Anche col Milan, nella prima parte del match, la squadra non mi è affatto dispiaciuta. L'attacco fatica? È vero, è un dato inconfutabile, però io ho un’idea diversa sul tema. La storia della serie A insegna che per conquistare la salvezza più dei gol realizzati contano quelli subiti. Ecco, se il Lecce da qui alla fine del torneo riuscirà a mantenersi intorno alle 50 reti subite sono certo che avrà molte più possibilità di salvarsi.

Ciò non toglie che in avanti è necessario fare meglio e in questo senso mister Gotti dispone di due elementi molto importanti come Rebic e Krstovic in grado di dare un grande contributo alla squadra. Il croato, nel momento in cui riuscirà a raggiungere il top della condizione, diventerà un uomo decisivo per il Lecce. Lui ha le qualità per occupare tutti le posizioni dell’attacco anche se, a mio modesto parere, una collocazione più centrale gli darebbe la possibilità di sprecare meno risorse fisiche e rendersi quindi più utile negli ultimi sedici metri del campo".