BALLA KEAN, BALLA LA VIOLA, BALLA FIRENZE! E VOLA VOLA SI SA...
Peccato che Kean sia stato convocato in Nazionale da Spalletti, peccato che nei prossimi giorni debba allenarsi e giocare con gli azzurri perché sono convinta che avrebbe potuto ricevere un’altra chiamata dato che le sue capacità saltano agli occhi di tutti e che, a suon di gol, lo vediamo ballare sempre più e ieri di balletti ne ha fatti tanti, e quindi…penso che pure Milly Carlucci avrebbe voglia di invitarlo a “Ballando con le stelle”! Un ballerino per una notte, come usa nel suo programma, ma la fortuna è che Moise non balla e non ha ballato per una sola serata perché ha già messo a segno 8 gol in campionato e 3 in Conference.
È chiaro che sto scherzando e il clima che si respira a Firenze mi concede pure questo “cazzeggio” perché il nostro centravanti ci fa così sognare che lo vedo ovunque, in qualsiasi occasione ci sia da eccellere e quello che abbiamo visto ieri al Franchi è l’apoteosi per i tifosi viola che, anche se per poco tempo, si ritrovano in testa alla classifica con Atalanta e Napoli. Mentre scrivo è così ma fra qualche ora, comunque vada il match fra Inter e Napoli, una della due squadre ci sarà davanti ma la posizione resta comunque di quelle che fanno brillare gli occhi e cantare "e vola vola si sa, sempre più in alto si va…"
La partita di domenica pomeriggio è cominciata subito in discesa perché Kean è andato in gol dopo 3 minuti su un bel lancio di Beltran aprendo le danze di quello che sarebbe stato un incontro da ricordare visto che al triplice fischio finale il numero 20 gigliato aveva insaccato ben 3 volte portandosi a casa il pallone della sua prima tripletta viola. Siamo così disabituati ad avere un centravanti così prolifico che qualche volta credo che sia un sogno dal quale siete pregati di non svegliarmi.
Se penso poi che in settimana c’erano stati dei mugugni legati alla storia della clausola rescissoria apposta al suo contratto, mi viene da applaudire ancora di più alla sua maturità e alla consapevolezza dei suoi mezzi sia fisici (mamma mia, quando si toglie la maglia che addominali che si ritrova, scusate la digressione da vecchia rincoglionita!) che mentali. Avere pensato che fosse “bollito” o una “testa calda” ci porta a fare tutte le volte un mea culpa più che sentito.
Poi è chiaro che i complimenti vanno fatti a tutto il gruppo per come supporta e costruisce il gioco che Kean finalizza perché è vero che avere uno come lui lì davanti è una garanzia ma bisogna che i compagni siano sulla sua stessa lunghezza d’onda, siano all’altezza di una squadra che vuole volare alto. Vero è che è bastato l’altro gioiello viola, De Gea, a mandare in rete Moise al 91’ per suggellare il motto che un buon portiere e un buon attaccante fanno una squadra…ma anche i gol!
Fra i viola che meritano una menzione particolare c’è Comuzzo che ha ottenuto la chiamata in azzurro e insieme a Kean rappresenterà la Fiorentina alla corte di Mister Spalletti. Sapete bene che non seguo particolarmente le partite dell’Italia ma seguo la crescita dei nostri ragazzi e sono contenta che si consacrino ad un palcoscenico sempre più vasto, ma senza farsi male mi raccomando. Non possiamo permetterci di perdere le nostre pedine più importanti ma è comunque sintomatico di un’ottima annata (come per i vini!) che arrivino risultati anche con assenze di rilievo come quelle di Gudmundsson e Cataldi. Mancherebbe anche Pongracic ma non so più se è dei nostri, scherzo eh!
La sosta comunque ci lascia col sorriso sulle labbra, con la gioia di una Fiorentina da vertice e non credo assolutamente che Palladino e i suoi ragazzi non guardino la classifica, lo dicono forse per scaramanzia, perché è più che giusto che tutti dal campo agli spalti si festeggi: balla Moise, balla Fiorentina, balla Firenze!
La Signora in viola