COMMISSO, Dal Viola Park alle 3 ipotesi sullo stadio
Qualche ora di riposo dopo il volo, per provare subito a smaltire il fuso orario, poi Rocco Commisso ha immediatamente raggiunto il Viola Park. La prima tappa del presidente viola, atterrato ieri in Italia di prima mattina, non poteva che essere il futuro centro sportivo della Fiorentina, obiettivo destinato a diventare concreto a breve e chiodo fisso di una proprietà riuscita a renderlo realtà nel giro di pochi anni.
L’avanzamento del progetto a Bagno a Ripoli è la faccia positiva di una corsa alle infrastrutture che sul fronte stadio vede invece la Fiorentina ancora in attesa. Mentre la concessione per il prossimo anno sembra ormai cosa fatta (mancano però ancora gli annunci) sul futuro del Franchi si addensano le nubi dei 55 milioni negati del PNRR e soprattutto di punti di vista e posizioni che mai come oggi non sembrano convergere.
Soltanto nelle ultime 48 ore si è registrato l’intervento del Senatore Renzi che ha proposto un viaggio a ritroso nel tempo per ripescare il primo progetto presentato da Commisso per un intervento sul Franchi (che però prevedeva un abbattimento delle curve come minimo complicato, e sul quale non sembrano esserci grandi spiragli) e quello del presidente della Regione Toscana Giani che valuta una ristrutturazione dello stadio diversa da quella originaria, dunque con i fondi disponibili.
Scenari comunque distanti dalle speranze del Comune e del Sindaco Nardella di poter reperire comunque i fatidici 55 milioni mancanti, e più in generale un tris di pareri sui quali vorrà esprimersi quello stesso Commisso che, al suo rientro in città, avrebbe sperato ben altri scenari sul futuro dello stadio della Fiorentina.