DE PAUL-POLITANO, QUANDO I CLUB FANNO MURO

31.08.2019 15:25 di  Luciana Magistrato   vedi letture
DE PAUL-POLITANO, QUANDO I CLUB FANNO MURO
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

30 milioni sul piatto ma per ora nessuno disposto ad accettarli. Gli obiettivi dichiarati sono due, pur profili molto diversi tra loro, Politano e De Paul, ma per ora i due club fanno muro. Quest'ultimo verrebbe di corsa a Firenze, ma l'Udinese non è disposto a cederlo anche se appena qualche giorno fa sembrava esserci l'accordo totale, tanto che il giocatore non era partito titolare contro il Milan. Un segnale chiaro, ma poi qualcosa deve essere successo perché De Paul a Firenze non è ancora arrivato e Pradè in conferenza stampa ieri ha praticamente detto che non arriverà (strategia?). Oggi un nuovo capitolo, perché ne ha parlato anche il tecnico bianconero Tudor: "Non c’è bisogno di spiegare nulla su De Paul, vedremo se giocherà o meno domani. Mancano ancora due giorni alla fine del calciomercato, vedremo". Insomma frasi di circostanza ma lo spiraglio resta anche se la sensazione è che la trattativa tra messaggi cifrati e strategie rischia di penalizzare la Fiorentina, in corsa contro il tempo.

In queste ore invece, complice i buoni uffici di Davide Lippi che ha messo lo zampino già in tre operazioni viola, la Fiorentina sta andando in pressing su Matteo Politano offrendo all'Inter 30 milioni più bonus. Ma a chiudere la porta ai viola per l'esterno ci ha pensato Antonio Conte che si ritiene soddisfatto di Politano e che non vede segnali di scontentezza neanche dal giocatore stesso che per venire a Firenze dovrebbe tra l'altro rinunciare all'occasione di giocare la Champions. Anche tra la dirigenza nerazzurra l'operazione Politano non scalda perchè il giocatore arriverebbe per far posto a Rebic ma la Fiorentina sarebbe l'unica a guadagnare su questo "triangolo" di mercato visto che ha il 50 per cento sulla plusvalenza del croato. Insomma il club viola pagherebbe Politano 15 milioni e sarebbe l'unico a guadagnarci. Per ora dunque Pradè ha rimediato due no e, a meno di tre giorni dalla chiusura, potrebbe essere pericoloso visto che Montella, pur ribadendo fiducia nell'operato della società, ha sottolineato che per lui il mercato non è chiuso. La situazione è dunque in aggiornamento.