DODO, I CONTI ORA TORNANO: DECISIVO E LEADER, IL PIÙ UTILIZZATO DA PALLADINO 

09.10.2024 00:00 di  Lorenzo Marucci   vedi letture
DODO, I CONTI ORA TORNANO: DECISIVO E LEADER, IL PIÙ UTILIZZATO DA PALLADINO 
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

E' il miglior giocatore della Fiorentina di questo inizio di stagione, De Gea a parte. Alla sua terza annata con la maglia viola, Dodô ha cominciato alla grande, trovando una condizione eccezionale che lo porta ad essere una continua spina nel fianco per gli avversari risultando tutto sommato anche attento e concentrato in fase difensiva.

Sembrano lontani i tempi in cui ci si interrogava sull'investimento fatto dalla Fiorentina nell'estate del 2022: prelevato dallo Shakthar per diciotto milioni il suo rendimento non sempre convincente aveva fatto pensare all'ennesimo spreco/errore di valutazione del club. Certo c'erano comunque sempre quelle parole di De Zerbi, che lo ha allenato in Ucraina, che parevano una sorta di garanzia sulle qualità del brasiliano. A giugno dell'anno passato, rispondendo allo scetticismo su Dodô aveva detto senza mezzi termini. "Solo quando vedevo le critiche ero sorpreso. Penso che possa crescere ancora perché è più forte di quello che avete visto".

E in effetti aveva ragione perchè poi - senza contare che ha dovuto fare i conti pure con il grave infortunio al ginocchio - è diventato progressivamente l'esterno che tutti si aspettavano: veloce, capace di saltare l'uomo e di arrivare sul fondo a crossare al centro. Gli insegnamenti di De Zerbi lo hanno certamente aiutato ma in questi anni italiani è maturato tatticamente in modo ulteriore come è dimostrato anche dalla partita con il Milan: ha vinto il confronto con Leao nonostante quella pericolosa ammonizione presa dopo otto minuti. Ma c'è di più: l'esterno nato in provincia di San Paolo è diventato subito uno dei fedelissimi di Palladino. In campionato ha sempre giocato da titolare e non è mai stato sostituito. Con 630 minuti giocati è il più utilizzato dal tecnico in A ma lo è anche considerando la Conference (i minuti totali salgono così a 790, quattro in più di Kean). Al suo attivo c'è anche, una ventina di giorni, fa un rigore procurato. E che rigore, quello che ha poi portato i tre punti contro la Lazio. Domenica scorsa poi se ne è guadagnato un altro, quello poi fallito da Kean. 

I conti adesso tornano, perchè il brasiliano oltre ad avere un rendimento costante e positivo sta diventando pure uno dei leader del gruppo in campo e anche fuori: esperto ma anche anima dello spogliatoio con la simpatia e la carica che lo contraddistinguono, pronto poi ad esaltarsi insieme al pubblico, come del resto ha fatto sempre da quando è arrivato a Firenze, a testimonianza di come nel capoluogo toscano si senta ormai a casa. Senza dimenticare ovviamente la sua patria: ieri per scacciare il fastidio della pioggia si è messo ad ascoltare in macchina un po' di musica brasiliana, 'Vamo pagodin', un mix di funk e pagode cantata da McDaniel.