GIÀ IN BILICO
Sono passate solo tre giornate dalla ripresa del campionato, ma la panchina di Giuseppe Iachini sta già traballando. Il tecnico della Fiorentina, che Rocco Commisso ha voluto confermare dopo il finale di stagione post Covid, è già in discussione con la dirigenza che non ha per niente digerito la sconfitta di ieri contro la Sampdoria. Chi si aspettava che l'allenatore sarebbe stato difeso alle prime difficoltà dopo la conferma estiva, è stato smentito nei fatti perché da ieri sera il silenzio pubblico nei suoi confronti è molto rumoroso e soprattutto ciò che trapela dal Centro Sportivo è il fastidio per avere un pilota in difficoltà con una macchina da corsa in campo. Proprio i dirigenti non nascondono che la situazione sia tutt'altro che sicura, considerando tra l'altro che si parla di panchina quando addirittura non è stato chiuso il mercato con nomi pesantissimi tutt'ora in ballo. A parte Ceccherini, tutti i giocatori titolari scesi in campo ieri sera, sono Nazionali, un motivo in più per rendersi conto che, se da una parte il calciomercato non sta agevolando il lavoro di nessun tecnico in Serie A, dunque compreso Iachini, dall'altra non si può neanche sempre nascondersi dietro le assenze, pesanti o meno che siano.
Ovviamente anche i giocatori hanno ricevuto una bella strigliata, perché è evidente che la disparità tecnica ieri sera pendeva tutta in favore dei viola, ma tradotta in campo non si è vista assolutamente. Più caparbia la squadra di Ranieri, che non ha mai mollato e seppure con una prodezza di Verre, ha portato a casa tre punti pesantissimi. Anche all'interno dello spogliatoio si percepisce già qualche scricchiolio, che Iachini ha spiegato in conferenza stampa con le tante voci che hanno investito diversi calciatori viola, ma che potrebbe nascondere anche un'insofferenza almeno di una parte dei giocatori nei confronti del proprio tecnico.
Per rendersi conto di quanto sia cambiata l'aria intorno all'allenatore, è bene rendersi conto che stanno già circolando le prime voci intorno ai nomi dei possibili sostituti. Piloti di rango, che hanno vinto e che hanno lottato in Europa, come Sarri e Spalletti. Non certo clienti comodi per lo stesso Iachini. Proprio per l'errore commesso con Montella l'anno scorso, la posizione attuale di Iachini è più difficile, perché anche Commisso sarà più conscio di come funziona il calcio italiano, al di là della meritocrazia a cui tiene tanto ma che non produce punti.
La conferma di Montella fu un errore. Quella di Iachini a questo punto rischia di esserlo altrettanto. E' vero che con il poco tempo a disposizione, cambiare sarebbe stato un rischio, ma allo stesso tempo lo è stato anche quello di andare avanti con un tecnico che non ha mai lottato per traguardi ambiziosi e che, almeno una parte della dirigenza, non avrebbe voluto confermare già dalla scorsa primavera. Mancano poche ore alla fine del mercato e la situazione in casa viola è più complicata che mai. Prima andranno risolte le questioni in rosa, poi quelle in panchina. Riprendere con dubbi o fastidiosi screzi interni, sarebbe solo il modo per regalare altre partite e altri punti, a una stagione che non può terminare nel segno della mediocrità.