IL MERCATO TACE MA QUELLA VOCE TUONA SEMPRE, ANCHE TROPPO

20.06.2024 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
IL MERCATO TACE MA QUELLA VOCE TUONA SEMPRE, ANCHE TROPPO

Se fosse rimasto Italiano forse avrei avuto qualche preoccupazione in meno. Non voglio partire facendo la nostalgica, ma ci sono delle considerazioni da fare sui tempi e modi di come si sta muovendo, o meglio non muovendo, il calciomercato in vista della nuova stagione viola. Se non fosse arrivato Palladino, almeno quel gruppetto di “vecchi” che rimarrà nella rosa l’ex tecnico li conoscerebbe già, mentre il nuovo Mister deve partire da zero e mi auguro, giusto per agevolarlo, che lo staff tecnico gli metta a disposizione quanto prima una buona rosa .

È chiaro che il nuovo allenatore avrà studiato i suoi calciatori ma, dato che molti andranno via per scadenza prestiti, che alcuni contratti sono al termine mi aspetto, ma soprattutto voglio augurarmi che se lo aspetti il “Palla” altrimenti continuiamo a fare passi indietro, che siano in arrivo innesti di valore che consentano quel salto di qualità sbandierato dalla società al motto di “ambizione”.

Non mi pare che si muovano cose eclatanti per nessun club e che le manifestazioni in corso, dagli Europei alla Coppa America, possono rallentare gli affari ma possono anche essere una vetrina dalla quale attingere visto che tanti calciatori si metteranno in evidenza. Questo sarà comunque un binario a doppio senso perché chi emerge nel campionato europeo fa lievitare le proprie quotazioni e in casa Fiorentina è facile frenare quando si superano certe cifre. Penso inoltre che possano e debbano già aver fatto le loro valutazioni, che abbiano già delle mire interessanti perché farsi trovare impreparati nel creare questo nuovo ciclo sarebbe intollerabile.

C’è da dire che mancano “solo” due mesi alla ripresa della Serie A e nel mese di agosto ci saranno pure i playoff di Conference e ritengo che Palladino debba poter lavorare con tutto il gruppo dei calciatori per conoscersi e prepararsi al meglio. La storiella dell’attesa del passaggio in CL per fare mercato mi innervosisce perché se non saliamo questo gradino vuol dire che non siamo degni di avere una squadra competitiva? Vero è che se aspettiamo gli ultimi giorni e l’Europa l’abbiamo persa certi giocatori potrebbero non gradire di arrivare a Firenze e quindi meglio partire per tempo e mettersi in casa chi può darci una mano a fare bene in tutti i campi.

Purtroppo per ora non ci sono nomi certi, si continua a sentire figure accostate alla Viola come a tante altre squadre e il sogno massimo del popolo gigliato, il centravanti tanto agognato, per ora resta ancora un’idea da concretizzare. A parte il sogno, resta la certezza che ci sarà da rifondare il centrocampo perché fra contratti e prestiti scaduti, il buon Palladino rischia di ritrovarsi col solo Mandragora e ho detto tutto.

Oltre lo stallo del mercato si può trovare sempre un argomento che invece fa palpitare la nostra dirigenza ed è quello dello stadio, sul quale la pentola bolle sempre e a turno, fra società e comune, se le cantano e se le suonano. Non c’è giorno che i dirigenti viola non si portino avanti con polemiche in barba ad accordi presi, non c’è giorno che non si leghi la crescita della Fiorentina ai lavori del Franchi, non c’è giorno che la storia non abbia stufato. Oltretutto la ristrutturazione dello stadio ormai mi pare usata quasi solo a fini politici e la cosa mi disturba non poco. In quanto tifosa sono anche io preoccupata nel voler sapere dove andrò a vedere la partita visto che il mio settore è fra quelli non in vendita, ma sono convinta di sapere a chi  indirizzare le mie rimostranze.

La Signora in viola