IL TIRA E MOLLA DI GONZALEZ SUL KO. MA L'ARGENTINO ERA PARTITO SENZA LESIONI
Colpa mia, no colpa tua. E poi scuse di qua e scuse di là. Non c'è davvero pace sul conto di Nico Gonzalez, che a poche ore dalla beffa Mondiale in seguito ad un infortunio patito ieri in allenamento a pochi giorni dal debutto in Qatar è ancora al centro di voci legate alle condizioni con le quali il giocatore è partito da Firenze. Uno scarica barile senza sosta che ha avuto come unico risultato quello di alzare ulteriormente la cortina di fumo attorno all'ex Stoccarda. I media argentini, subito dopo l'esclusione dell'esterno, hanno infatti parlato di "una cicatrice riaperta e di una lesione curata male avuta in Fiorentina-Inter", una versione che invece non combacia con quella che risulta a Firenzeviola.it: il giocatore, che si allenava ormai in gruppo dal 4 novembre, era perfettamente integro sotto l'aspetto fisico e anche i test effettuati due giorni dopo lo stop contro i nerazzurri avevano confermato l'assenza di lesioni. Gli unici problemi che Gonzalez lamentava erano dei "piccoli fastidi" (bel poco verificabili tramite esami strumentali) che lo avevano poi portato ad auto-escludersi dalle ultime tre partite dei viola nel 2022, ovvero quelle contro Sampdoria, Salernitana e Milan.
A conferma dell'integrità fisica di Gonzalez (sulla cui predisposizione mentale all'allenamento si dovrebbe aprire un capitolo a parte, da qui le lamentele di Barone e Italiano a Milano) ci sono poi altri due fattori: la visita di un medico dell'AFA a Firenze che aveva dato l'iniziale ok al ct Scaloni per la convocazione in Qatar dell'attaccante e, soprattutto, le visite mediche che Nico aveva svolto negli Emirati Arabi, nel giorno del suo arrivo prima di disputare l'amichevole (che poi ha saltato). Evidentemente, al di là di alcuni fastidi che il giocatore continuava ad avvertire (da qui le sedute differenziate svolte e la partita non disputata), Gonzalez era ritenuto a disposizione per prendere parte alla Coppa del Mondo. Così, però, non è stato. E il ko di dubbia entità (in Sudamerica parlano di tre settimane di stop almeno) ha acuito ancora i dolori del numero 22, che alla Fiorentina quest'anno ha già saltato 13 partite sulle 23 stagionali disputate da Biraghi e compagni. Un'enormità, specie per un giocatore pagato 27 milioni di euro appena un anno e mezzo fa.
La questione adesso però diventa un'altra. Cosa farà adesso la Fiorentina con Nico Gonzalez dopo averlo posto davanti alle sue responsabilità? La pista che porta alla cessione dell'argentino resta ancora battibile eppure pensare di disfarsi per ricche cifre di un giocatore che, negli ultimi tre anni, ha saltato la bellezza di 34 partite diventa una prospettiva piuttosto complessa. Meglio, forse, ricucire il rapporto e provare a recuperare al meglio il giocatore per farlo tornare ad essere l'arma in più della Viola di Italiano? Solo le prossime ore, dal 28 novembre giorno della ripresa, diranno quale sarà la scelta finale.