LA VIRTÙ DEI FORTI

02.09.2024 00:00 di  Giacomo A. Galassi   vedi letture
LA VIRTÙ DEI FORTI
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C'è un vecchio adagio che riecheggia nelle stanze del Franchi dopo il commento di Raffaele Palladino al pareggio in casa contro il Monza: "La pazienza è la virtù dei forti". Un detto che spesso ripetevano i nonni oppure gli insegnanti, che potrebbe essere stampato e affisso nello spogliatoio al Viola Park per queste due settimane di pausa per le nazionali, perché in questo momento l'obiettivo principale del tecnico viola e del suo staff sarà prendere più tempo possibile per lavorare e costruire una squadra che ha vissuto una vera e propria rivoluzione negli ultimi giorni di mercato. 

I nuovi subito in campo
Ha destato non poca sorpresa la scelta di Palladino di affidarsi subito ai calciatori arrivati anche meno di 48 ore fa a Firenze. Su tutti Robin Gosens, atterrato a Pisa nella mattina di sabato e già in campo la domenica pomeriggio: una scelta che ha pagato non solo per il gol dell'ex Union Berlino, ma soprattutto perché ha retto fisicamente oltre 90 minuti. Cataldi dal canto suo ha provato fin da subito a prendere in mano il centrocampo senza però particolari risultati. Ma anche Bove e Adli, entrati in campo per una mezzoretta non semplice dovendo ribaltare lo svantaggio. Tutti segnali che lo stesso Palladino ha voluto registrare in vista dell'Atalanta dopo la sosta.

Pazienza ma anche fiducia
Poi c'è il capitolo Moise Kean, ancora in gol e protagonista indiscusso di questo inizio di stagione con la terza segnatura in 5 partite. Un gol da rapinatore d'area che segue quella contro la Puskas Akademia, per baciare il ritorno con l'Italia nel migliore dei modi e proseguire nella sua rinascita in viola: "Avevo bisogno di questo. Sono stato fortunato di trovare compagni e un mister così, ora sta a me dimostrare che mi merito la fiducia". Anche queste, parole importanti per un attaccante pronto finalmente a raccogliere l'eredità dei 9 della storia della Fiorentina, almeno in parte.