LE ATTENUANTI DEL CASO

05.09.2024 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
LE ATTENUANTI DEL CASO
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Tre punti al cospetto di due neopromosse come Parma e Venezia e di una matricola come il Monza. Raffaele Palladino probabilmente immaginava tutt’altra partenza per la sua Fiorentina, se non proprio in termini di gioco quanto meno di risultati, ma per il tecnico campano la qualificazione alla prossima Conference League resta il primo vero obiettivo centrato. 

Tante attenuanti – Di certo l’allenatore non ha avuto troppo modo di lavorare sul gruppo che solo gli ultimi giorni di mercato hanno definito, e di tutti i reparti è stato soprattutto a centrocampo che ha dovuto adattarsi alle contingenze del momento. Prova ne è che nelle prime quattro gare stagionali il perno della metà campo è stato quell’Amrabat volato a Istanbul nelle ultime 24 ore di mercato, segno che in una zona nevralgica del campo solo nel corso di questa sosta Palladino potrà gettare le basi della sua manovra. 

Diverse frecce nell’arco del mister – Insomma soltanto adesso il tecnico può lavorare su una fisionomia definitiva, potendo comunque far affidamento su un reparto mediano dove non mancano interpreti e alternative. Se gli ultimi arrivi di Bove e Cataldi sembrano aggiungere quantità e fisicità la qualità di Adli si è già intravista nello spezzone di gara contro il Monza mentre Richardson aveva già regalato sprazzi di ottimismo. Contando l’esperienza di Mandragora, e il suo ruolo da senatore all’interno del gruppo, il lavoro è appena all’inizio seppure già alla ripresa del campionato, domenica prossima a Bergamo, il tempo degli esperimenti dovrà lasciar spazio alle prime risposte. In termini di gioco, certo, ma anche di risultati.