LE SCELTE CHE NON HANNO PAGATO
Il pareggio contro il Ferencvaros è pieno di rimpianti. Inutile far finta che un punto conquistato così sia comunque un buon risultato, perché ciò che si è visto nell'ultima mezz'ora è il divario tecnico che effettivamente tutti si aspettavano di vedere anche nella prima parte di gara. Vincenzo Italiano sa di aver sbagliato qualche scelta, di aver dato fiducia a giocatori non pronti per giocarsi delle chance dal 1'. Chi per un motivo, chi per un altro, in diversi hanno marcato visita e il tecnico non ha perso tempo a fine match contestando ai suoi il rendimento dei primi 60 minuti. È chiaro che abbia sbagliato anche lui, perché se da una parte sono i calciatori ad andare in campo, dall'altra è lui che ce li manda, quindi una responsabilità, quella prima parte di gara, che va quanto meno condivisa. L'intento era quello di far rifiatare alcuni titolarissimi, ma il mix tentato dal tecnico non ha dato i frutti sperati, anzi ha rischiato di compromettere l'intera gara.
Certamente non si può non sottolineare come alcuni dei giocatori scesi in campo da titolari abbiano perso l'occasione di mettere in crisi l'allenatore quando dovrà fare le scelte per il Napoli. Primo fra tutti Sottil, irritante ancora una volta per la sua incapacità di fare la cosa giusta al momento giusto. Ma non è stato da meno neanche Maxime Lopez, lontano dal centrocampista dinamico e sempre nel vivo dell'azione visto negli anni di Sassuolo. Sbagliato, a posteriori, anche schierare Biraghi, utile per far rifiatare Parisi che però attualmente è evidentemente insostituibile su quella fascia. Anche Beltran prosegue nel suo lungo momento senza gol, ma almeno lui ha provato sempre a dare una mano ai compagni senza mollare un centimetro.
Per fortuna di tutti questi protagonisti mancati, i cambi che premiano anche le scelte effettuate da Italiano in un secondo momento, hanno dato una spinta totalmente diversa alla Fiorentina dell'ultima mezz'ora. Il rischio è che questa discontinuità nell'arco dei 90 minuti, vuoi per le scelte dell'allenatore, vuoi per il rendimento di alcuni interpreti, alla lunga possa pesare in termini di punti. Intanto il girone di Conference non è compromesso ma mette comunque pressione ai viola in vista del doppio confronto con i serbi. Poi vedremo cosa dirà l'ultima sfida di Serie A prima della prossima sosta. Perché l'esame Napoli sarà importante per capire le reali ambizioni di una rosa ancora molto disequilibrata tra prime e seconde linee.