NON È (ANCORA) TEMPO PER LORO: DA LUCCHESI AD AMATUCCI, LO SPAURACCHIO DI UN ALTRO PRESTITO
'Bravi, bravi...ma non adesso' - sembra dire la Fiorentina - e in generale il calcio italiano - ai propri Under 23. Come un padre scocciato che non ha tempo per i propri figli e rimanda all'infinito un'attenzione che non concederà mai, così il club viola - e lo ribadiamo per la seconda volta, anche più o meno tutti gli altri sulla nostra penisola, senza molta distinzione e senza accusare direttamente la società di Commisso - continuano a 'posporre le sveglie'. Lo farà - con tutta probabilità - anche quest'anno la Fiorentina: perché Filippo Distefano (2003) è a un passo dal diventare un nuovo calciatore del Frosinone, Lorenzo Lucchesi (2003) farà un'altra esperienza (o in Serie A, al Venezia, o in una delle big di B), Lorenzo Amatucci (2004) è ancora in gruppo ma solo per convenienza ed emergenza in mezzo al campo ma sembra destinato anche lui in cadetteria, mentre Costantino Favasuli (2004) è del Bari già da qualche giorno. E così, 'puff', la 'Ternantina' dell'anno scorso si ri-sparpaglia: ancora altri quattro prestiti, ancora - probabilmente - tutti in Serie B perché no, ancora non è il loro tempo. Poi ci sarebbe anche Dimo Krastev (2003), aggregato al ritiro ma con la valigia già pronta, anche lui verso la B.
C'è un concetto 'molto italiano' sulla gavetta, sul farsi le ossa, che rischia di spegnere i talenti in eterni giri di prestiti: chissà se sarà il caso di questi quattro calciatori. O chissà che non ci sia molto meno da pontificare, che semplicemente non siano calciatori validi per la Fiorentina. Il dubbio rimane, anche guardando il confronto tra palmares giovanile e ragazzi capaci di fare il grande salto: perché se è vero come vanno predicando tutti, che nelle giovanili un trofeo conta meno di una presenza fatta da un prodotto del vivaio in prima squadra, allora i sette titoli in sette anni della Fiorentina Primavera sbiadiscono rispetto a quanto (poco) prodotto in termine di 'grandi'. Perché Kayode, 2004, (unico giocatore nato dopo il 2001 ad aver giocato più di 90 minuti in maglia viola) può essere considerata una splendida eccezione, e perché nel corso del tempo di quelle Fiorentine vincenti di Aquilani in tanti si son persi, per ultimi Niccolò Pierozzi e Christian Dalle Mura, che dopo una serie di prestiti senza soluzione di continuità hanno finalmente reciso il cordone ombelicale con i viola (per il primo manca ancora l'ufficialità del passaggio al Palermo) e si son ritrovati alla soglia dei 24 anni - un'età in cui negli altri paesi si è smesso di essere giovani da un bel po' - con tanti rimpianti e una manciata di minuti in viola.
Di questa 'sfortunata' classe del 2001-2002 è rimasto Alessandro Bianco, classe 2002, un'ottima stagione alla Reggiana e una fiducia incassata da Palladino - anche qui condizionata dal vuoto della mediana -. Rimane lui come speranza che qualcosa possa cambiare, anche se ormai pare ironico a 22 anni, parlare di 'stellina' o 'promessa', di un tempo per maturare che sembra durare ere geologiche. Amatucci, Lucchesi, Favasuli, Distefano, Krastev: nessuno di loro è stato bocciato da qualcuno, e forse è questo il dettaglio più inquietante. Semplicemente va così: 'Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai' cantava Ligabue.