PRIMO OBIETTIVO FALLITO, TANTO AFFETTO NON PORTA CON SÉ LA VITTORIA

05.12.2024 00:11 di  Sonia Anichini   vedi letture
PRIMO OBIETTIVO FALLITO, TANTO AFFETTO NON PORTA CON SÉ LA VITTORIA

Va bene che loro si gasano sempre quando incontrano i viola, ma si poteva stare un po’ più attenti perché la Fiorentina ha fatto ieri sera un primo tempo non certo all’altezza e con due errori, uno per tempo al centrocampo, ha dato modo all’Empoli di fare i due gol che hanno determinato il 2-2 alla fine del tempo regolamentare. Poi siamo finiti a giocarci il passaggio ai quarti con la roulette russa dei calci di rigore e stavolta è andata male e gli empolesi portano a casa la vittoria. Peccato perché era la prima partita dopo la brutta serata e l’incidente occorso a Bove, era la serata del ritorno in campo proprio sul manto verde dove il nostro centrocampista ci ha fatto prendere un grande spavento, la serata che è stata inondata di affetto da parte di tutti, dalla squadra e da tutto il team che ha esposto un simpatico striscione per Edoardo, dai tifosi che hanno esposto un’altra coreografia con un bel numero 4 inneggiante al nostro ragazzo e con l’augurio urlato a nome di tutto il popolo viola dallo speaker dello stadio. Tutto bello, tutto dovuto, ma il regalo a Bove, ma anche a tutti i viola, tifosi e società, non è arrivato.

La squadra scesa in campo era praticamente quella titolare con l’eccezione di Terracciano, che anche ieri non è stato esente da colpe soprattutto sul primo gol (mi chiedo se non sia il caso di provare a puntare sul giovane Martinelli perché Pietrone mi pare in un momento poco felice) dopo appena quattro minuti anche se l’azione parte da uno svarione di Quarta a centrocampo. Su questo potremmo aprire una tavola rotonda ma ritengo che l’argentino in questo ruolo proprio non renda e non dia sicurezze. È vero che fra infortuni e squalifiche le opzioni non erano molte e forse poteva partire subito Richardson o giocare Adli, ma il Mister ha preferito riproporre l’opzione Quarta ma credo che i tentativi possano bastare.

La Fiorentina si è trovata subito sotto di un gol, bello il gesto di Ekong di mostrare il quattro con le dita per omaggiare Bove, cosa ripetuta anche da Kean al momento del pareggio per 1-1. Moise è, anche in questo caso, nel punto giusto al momento giusto perché insacca su una bella respinta del portiere avversario su Sottil. Peccato che non abbia la stessa fortuna nei minuti finali della gara quando per pochi centimetri la palla non è entrata del tutto in porta per quello che sarebbe stato il terzo gol della probabile vittoria gigliata. Peccato anche che il centravanti viola abbia sbagliato un altro rigore che, insieme all’errore di Ranieri, ci hanno visto uscire dalla Coppa Italia.

Forse nel momento in cui siamo passati in vantaggio per 2-1, con rete di Sottil deviata da Gosens, abbiamo pensato di avercela fatta e abbiamo abbassato un po’ la tensione agonistica fatto sta che siamo incappati in una nuova defaillance a centrocampo con Cataldi e abbiamo concesso la possibilità ai ragazzi di D’aversa di portarsi sul 2-2. I rigori poi si sa che sono uno stillicidio ed è andata male e ci troviamo ad aver fallito un primo obiettivo stagionale, senza fare troppi drammi ma a me dispiace lasciare questa competizione. Unica nota positiva è stata il ritorno in campo di Gudmundsson che darà una spinta in più a questa inaspettata, anche se oggi mogia, Fiorentina.

Era senza dubbio una serata particolare e difficile allo stesso tempo e non me la sento di dare particolari colpe a nessuno, le sviste ci sono state è vero come alcune prestazioni non proprio all’altezza vista anche la posta in palio e l’antagonista che avevamo di fronte, ma ingoiamo questo boccone amaro e ripartiamo all’arrembaggio del campionato per riprendere il sorriso e fare un bel dono ad Edo visto che ieri sera non ci siamo riusciti.

La Signora in viola