QUEL GESTO DI PALLADINO ESSENZIALE PER EMPOLI

26.09.2024 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
QUEL GESTO DI PALLADINO ESSENZIALE PER EMPOLI

Credevo che fosse l’anno del braccetto, termine che associavo ad una piacevole passeggiata in compagnia di una persona cara, che ora trovo invece abbinato a Biraghi (sempre lui, lo so che sta diventando un’ossessione!). Da qualche tempo era già stata inventata la figura del coccodrillo, che non è quello della famosa canzone per bambini che nessuno sa come fa, ma un povero disgraziato di calciatore che si stende dietro la barriera nelle punizioni per respingere i tiri rasoterra. C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare nel calcio moderno e in questi giorni mi sono imbattuta in un altro termine che non avevo mai sentito.

La Fiorentina a fine partita contro la Lazio ha fatto l’huddle. Che cosa hanno combinato, mi sono chiesta. Conscia che purtroppo non possiamo fare a meno dei termini inglesi o importati da altri sport, scopro che questa novità (almeno per me) descrive lo stringersi insieme in cerchio, quell’abbraccio globale che la squadra e tutto lo staff hanno fatto in campo con in mezzo Palladino a pontificare. Sarei voluta essere una moschina per sentire che cosa diceva ai calciatori viola ma si vedeva bene il gesto col quale ha portato più volte il dito alla testa. Non credo abbia voluto dire loro “siete un po’ matti, dei picchiatelli” ma abbia fatto presente come usando la testa si riesca a fare belle cose, che con la stessa si può trovare la strada giusta.

Non so se le parole siano state queste, ma il senso mi serve per esprimere quello che penso della partita che andremo ad affrontare domenica contro l’Empoli, che è fra le squadre rivelazione di questo campionato e non solo visto che ha battuto il Torino, capolista in campionato, in Coppa Italia proprio in casa dei granata, passando agli ottavi dove incontrerà appunto i viola.

Credo sia fondamentale andare al Castellani con l’atteggiamento giusto, usando appunto la testa, consci della possibilità di fare bene avendo scoperto Gudmundsson e dopo aver fatto il bel secondo tempo contro i laziali ma senza sottovalutare niente e nessuno perché D’aversa e i suoi sono imbattuti in campionato e hanno al momento gli stessi punti della Juventus. Non possiamo permetterci di fare gli spacconi, di avvalerci del blasone Fiorentina che certamente ha una storia e un valore molto più alto degli empolesi, ma va ricordato come negli ultimi anni la squadra del presidente Corsi ci abbia spesso creato problemi: il campionato scorso abbiamo lasciato loro quattro punti su sei, perdendo a Firenze e pareggiando a Empoli.

Sappiamo anche come gli empolesi sentano questa gara, la vivono davvero come un derby ed affrontarci stando davanti ai ragazzi di Palladino in classifica li farà sentire ancora più forti. Sono dell’idea che non si debba avere paura, ci mancherebbe, ma ritengo che sia una partita che va gestita bene soprattutto sotto l’aspetto mentale. Poi mi auguro di rivedere quello che abbiamo fatto a Firenze nella seconda parte della gara di domenica scorsa anche se resta il dubbio se il Mister tornerà alla difesa a tre o riproporrà la variante a quattro, le correzioni tattiche che aveva trovato e provato e che ci avevano portato bene.

Sicuramente la nostra fase offensiva ha trovato con l’islandese un carburante eccezionale, dovrà trovare maggior feeling con Kean e con il resto della squadra, così come mi aspetto una maggiore continuità da Colpani e la costruzione di un solido centrocampo dove per ora non sappiamo chi saranno i titolari. La porta è ben sorvegliata da De Gea anche se davanti a lui restano i dubbi più sostanziosi e per i quali attendiamo una risposta dal Mister e dal campo.

Intanto la tifoseria si è simpaticamente organizzata per seguire la squadra in motorino mettendo a disposizione l'entusiasmo e il sostegno, che non manca mai, quindi mi aspetto un bello spettacolo che ricompensi questa trasferta su due ruote.

La Signora in viola