RUOLO DA COMPRIMARIO O FUTURO IN PREMIER? INTANTO KAYODE SI ADATTA A BRACCETTO DI DESTRA
La Fiorentina, con forse un colpevole ritardo sul mercato in alcuni reparti, il centrocampo su tutti, ha comunque dei ruoli ben coperti sui quali abbonda e sui quali il tecnico Raffaele Palladino ha potuto, fin dal primo giorno di ritiro, fare affidamento. Sì, perché la batteria dei terzini, o meglio degli esterni, così come li intende il tecnico campano sulla panchina viola nel suo 3-4-2-1, è la più completa dove c’è più abbondanza e qualità. Ma se capitan Biraghi, Parisi e Dodô sono comunque giocatori sui quali la Fiorentina ha fatto investimenti, è proprio il terzino dal prezzo più alto, la sorpresa non calcolata chiamata Michael Kayode, a rappresentare la gemma più preziosa sulla quale adesso Pradè dovrà prendere una decisione sul suo futuro.
Il dualismo con Dodô - Se, quantomeno all’inizio della sua esperienza tra i grandi, la presenza del brasiliano per Kayode può aver giocato un ruolo positivo in termini di confronto in allenamento e di apprendimento da un giocatore più esperto dei segreti del ruolo, una volta che Dodô si è infortunato, Kayode, prendendosi una maglia da titolare, ha giovato della sua assenza, che gli ha permesso di esplodere. Con il rientro dall’infortunio del compagno di squadra, ha perso nuovamente quello spazio da protagonista, retrocedendo in panchina, soprattutto nei match fondamentali. Nella prossima stagione dunque, ai blocchi di partenza, dovrà giocarsi nuovamente il posto da titolare.
Il braccetto di destra - Anche nel match di ieri sera, pareggiato per 2-2 contro l’Hull City, il prodotto della primavera viola è stato schierato titolare come braccetto di destra come per tutto il ritiro. Un adattamento dovuto all’assenza di alcuni elementi che presto o tardi faranno parte del reparto arretrato viola? Probabile, ma dalla parte opposta del campo, l’altro braccetto adattato, Biraghi, contro gli inglesi è partito nella sua posizione naturale, sulla fascia, a sottolineare il fatto che l'assetto dei tre dietro è ancora tutto da definire. Non ci sono certezze, e Kayode, nel caso la coperta fosse troppo corta in difesa, ha dimostrato di calarsi bene nel ruolo, talvolta sganciandosi in avanti come nell’occasione della partita di ieri quando, su assist proprio di Dodô nel primo tempo, si è affacciato nell’area di rigore dell’Hull City.
London Calling - Il match di ieri in terra inglese potrebbe non essere l’ultimo oltre Manica per Kayode. Il classe 2004 ha tantissimi estimatori in Premier League che fin dai primi giorni di mercato si sono fatti avanti. Una tra tutte l’Aston Villa, che però non è arrivata a offrire una cifra sufficiente a fine giugno: 15 milioni la proposta, 30 la richiesta di Commisso. Oggi siamo arrivati al 31 luglio e, a meno di un mese dalla fine del calciomercato, per il talento viola la Fiorentina potrebbe calare un po’ le pretese. Nel frattempo, sul giocatore c’è stato l’apprezzamento di un altro club inglese, stavolta di Londra: il Tottenham. La squadra inglese ha dimostrato di avere un occhio di riguardo per la Serie A, dove ha pescato nel recente passato tanti talenti, tra cui un altro terzino italiano, Udogie. Gli Spurs vorrebbero trovare un sostituto di Emerson Royal, diretto al Milan. Ancora non ci sono stati sviluppi significativi ma solo apprezzamenti, e con una Fiorentina che, per il momento, non ha fatto grandi cessioni se non quella non eccessivamente remunerativa di Milenkovic, la strada verso la sua cessione non è del tutto sbarrata (anche Newcastle e Bournemouth hanno chiesto informazioni). Un ruolo da comprimario sulla fascia, un adattamento come braccetto di destra o il futuro in Premier, la sensazione è che il destino di Kayode verrà definito nel prossimo mese.