UNA VIOLA 2 PASTICCIONA. TANTA DIFFERENZA FRA CAMPIONATO E C.L.

29.11.2024 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
UNA VIOLA 2 PASTICCIONA. TANTA DIFFERENZA FRA CAMPIONATO E C.L.

Posso dire che la Conference non mi ha mai entusiasmato? Non lo faceva gli scorsi anni figuriamoci se lo può fare in questa stagione dove la Fiorentina che gioca in campionato è tanta roba e vedere partite come quella di ieri sera mette una certa smania, per il livello degli avversari e della competizione in generale. Poi la squadra ci ha messo del suo, nel senso che quella scesa in campo al Franchi nella gara europea pare lontana parente di quella che ammiriamo la domenica. Forse sembra un de profundis e non lo vuole essere perché la missione vittoria è stata raggiunta ma sono considerazioni su quanto visto in questo rocambolesco 3-2.

Devo ammettere che non pensavo di vedere in campo Comuzzo e Dodò e forse nemmeno Beltran, ma dato il lavoro che sta facendo Palladino non mi permetto di discutere le sue scelte ma pensavo, per esempio, che almeno Kayode sarebbe partito dal primo minuto, giusto per rivedere questo ragazzo che tanto ci aveva impressionato lo scorso anno. Ci sono calciatori invece che mi auguro in un futuro di eccellenza di non vedere più a Firenze giusto perché la differenza, adesso, fra chi sa giocare a calcio, chi sa muoversi ad un livello superiore si vede eccome e ieri abbiamo rischiato di complicarci la vita, nei minuti finali, anche contro i ciprioti.

Ci sono stati errori che ci sono costati cari, come quello di Parisi e Moreno sul primo gol degli avversari o come quello imbarazzante di Terracciano sul secondo. Ora, pare brutto “sparare” sul portiere, ma ditemi voi che cosa cavolo intendeva fare Pietrone nostro! La classe non è acqua, si dice e De Gea è certamente un extraterrestre, un super eroe che difende la porta viola dalle incursioni nemiche. Prove ne è il fatto che in campionato la Fiorentina subisce pochissimi gol, mentre in Conference spesso si raccoglie il pallone in rete: dagli spareggi alla gara di ieri ben 10. Capisco che avere come concorrente De Gea ti ammazza l’umore e le possibilità di giocare, ma conferma anche come un buon portiere porta punti alla squadra al pari di un attaccante.

Visto che il nostro Kean ieri ha giustamente riposato, sono andati in gol prima Kouamè con una palla che gli è carambolata addosso, poi c’è stato il regalo di Goldar che con il più classico degli autogol ha messo alle spalle del suo portiere un bel cross di Sottil ed infine Quarta, schierato dal Mister a centrocampo, ha inzuccato il 3-1 uscendo poi zoppicando. Se si pensa alla “complicità” dei nostri calciatori sui due gol del Pafos, si può dire che abbiamo fatto tutto noi!

Comunque la cosa importante è che con questi tre punti nella classifica generale la Viola passa ai play off della Conference ed ha raggiunto la prima meta europea sperando che, nel proseguo del cammino, l’impegno non porti via troppe energie al gruppo che gradirei puntasse sul raggiungimento delle vette del campionato italiano. Vette che ci mettono sulla strada proprio l’Inter domenica prossima, sempre al Franchi, per quello che sarà un match di grande tensione agonistica ed emotiva. La Fiorentina che vince ad oltranza mi auguro che continui su questo trend perché battere le strisciate ha sempre un sapore particolare. Oltretutto battendo i nerazzurri li lasceremmo alle spalle avendo gli stessi punti in classifica e questa non può essere che cosa buona e giusta.

La Signora in viola