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Lo Monaco: "Kean? Il vento non si può trattenere al di là delle intenzioni di Commisso"

Lo Monaco: "Kean? Il vento non si può trattenere al di là delle intenzioni di Commisso"FirenzeViola.it
© foto di Federico Gaetano
Oggi alle 19:15Radio FirenzeViola
di Luciana Magistrato

Il dirigente sportivo Pietro Lo Monaco è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Garrisca al Vento" per parlare di attualità viola e non solo: "Sto guardando Utrecht-Ajax, con la squadra di Farioli che sta però perdendo. Gli allenatori giovani? Chi è bravo è bravo, ma il nostro campionato al di là del fattore tattico e il valore dei giocatori è difficile perché c'è tanta attenzione, per le persone è questione di vita e di morte. E poi c'è anche la componente caratteriale. Ma nelle qualità di un allenatore bisogna crederci. Se criticate Palladino e al posto suo viene un altro fa i miracoli? L'importante è sostenere un allenatore e credere nel progetto".

La componente manageriale conta? "Sì ma non si può inventare. Sartori ad esempio è bravo ma non si può andare a parlare con un allenatore se non lo si è fatto, per questo va supportato quando tende a scivolare o a tenerlo i piedi per terra".

Cosa pensa dell'incontro Kean-Commisso? "Mi spiace essere impietoso ma la storia e l'esperienza dicono che il vento non si può trattenere. Questo ragazzo avrà le pressioni di piazze importanti e l'entourage intorno non so se sa consigliarlo nel modo giusto o meno, al di là delle intenzioni di Commisso. Quando un giocatore arriva ad un euro e ti arriva un'offerta di 2 devi venderlo anche se ti penti. L'importante è rimpiazzarlo al meglio. Ma ecco per me non sarà facile trattenerlo".

Vincere aiuterà? "Vincere la Conference cambia solo che ti dà entusiasmo e ripaga l'investimento e indica all'ambiente che sei sulla strada giusta. Per me la Fiorentina a prescindere è la società più intrigante, io vedo il valore intrinseco dei calciatori e vedo una base importante del centro sportivo e del suo settore giovanile".

Ascolta l'intervista completa con tutte le considerazioni del dirigente dal podcast