Niccolò Pontello su Pradè: "Non si capisce cosa pensa, faceva meglio a stare zitto"

L'ex dirigente della Fiorentina Niccolò Pontello è intervenuto a Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Viola Amore Mio" per parlare dell'attuale situazione della Fiorentina: "Abbiamo avuto una percezione della squadra troppo alta, ci siamo sopravvalutati, abbiamo pensato che la squadra avesse la possibilità di migliorare i risultati delle scorse stagioni. Tutto l'ambiente pensava di poter lottare per qualcosa di più vista la partenza di inizio stagione, la nostra posizione doveva e poteva essere il sesto posto, la sfida di giovedì in Conference è decisiva. Non perdiamo le speranze neanche in campionato perché dopo queste 3 partite tostissime in campionato non affronteremo più big tranne la Roma e il Bologna alla penultima in casa".
Perché la Fiorentina non riesce a costruire gioco?
"Questa squadra sembra approcciare alla partita con paura, senza nessuna convinzione nei propri mezzi, anche contro il Napoli il primo tempo siamo partiti con paura, abbiamo fatto un primo tempo conservativo, abbiamo lasciato troppi punti per strada con le piccole".
Dal punto di vista dirigenziale cosa ne pensa?
"Le dichiarazioni di Pradè di ieri andavano fatte un mese e mezzo fa, non so se le sue dichiarazioni siano di sua spontanea volontà, faceva meglio a stare zitto. Pradè probabilmente è un buon dirigente ma non è quel tipo di direttore tecnico che serve perché ci doveva essere un sostegno maggiore a un allenatore scelto da lui con una mancata esperienza alle spalle, ad aumentare il carico si è aggiunta una rivoluzione totale della rosa".
Lo avrebbe cambiato l'allenatore?
"Io sono sempre contrario a cambiare in corso d'opera però se volevano mandare via Palladino lo dovevano fare dopo la sconfitta a Monza, adesso non ha più senso. Il tecnico ancora difetta di personalità, guardate la Roma che è una società totalmente allo sbando ma hanno messo a capo di una rosa totalmente demoralizzata un allenatore esperto come Ranieri che con semplicità ha ridato vita a una stagione che era già data per finita a Roma".
Come ha visto la partita di ieri?
"Giocare a schermo con il Napoli è stato un suicido perché nei singoli sono nettamente migliori loro. Ndour giocava fuori ruolo e doveva sempre tornare in ripiegamento su Mctominay, avrei rischiato subito Beltran a fine primo tempo per cambiare assetto".
Alcune dichiarazioni di Palladino non sono piaciute, che ne pensa?
"Queste dichiarazioni le puoi fare dopo 10 giornate non dopo 28, non si può sentire dire che abbiamo ampi margini di miglioramenti il 10 di marzo, questo ti fa comprendere anche la sua inesperienza, è ovvio che i tifosi si arrabbino. Quello che dice Palladino lo dice per non buttare la croce su i giocatori e cercare di stimolarli".
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