PRES. ATF, Va capito valore della Fiorentina ma a Roma mi aspetto...
Federico De Sinopoli, presidente dell'ATF, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Palla al centro" per parlare della crisi della Fiorentina: "Io sono un po' più pratico, la classifica la guardo, mi interesserebbe andare a Roma con la Lazio e tirare fuori almeno un pareggio. Cos'è oggi la Fiorentina? Se la vera Fiorentina era quella di ottobre e di novembre l'abbiamo persa, siccome però nei tanti commenti che abbiamo sentito, li abbiamo sentiti allo stadio, li abbiamo sentiti subito dopo, li leggiamo sui social, pare che la vera Fiorentina sia questa, allora forse non l'abbiamo persa ma l'abbiamo provata, quindi ancora una volta c'è da capire qual è l'essenza vera di quel gruppo che due mesi fa, fino a due mesi e mezzo fa era stato osannato, quindi era stata brava la società, era stato bravo il direttore sportivo, tutti quegli che si occupano di mercato, era bravo l'allenatore. Nell'ultimo mese, tolto il buon pareggio a Torino con la Juventus, ci siamo persi, per cui Palladino è tornato a essere uno non da Firenze, il direttore sportivo è quello che non sa fare il proprio lavoro, la società attenta, i giocatori sono dei mezzi giocatori e quindi ci manca comprendere qual è il reale valore di tutta la Fiorentina".
Ma dipende dall'inesperienza quella di Palladino? "E' un periodo frutto probabilmente di quell'esperienza che per forza di cose anagraficamente parlando ancora può non aver maturato, ieri facendo sostituzioni come quelle di Gudmundsson e Colpani con Kouame ha mandato incontro alla prima "fischiata" probabilmente della sua carriera un giocatore come Colpani che ha una carriera mediamente breve nelle squadre dove dove aveva militato di sicuro non gliel'avranno mai fatta. Probabilmente non se lo meritava, se non ci credi o comunque se vedi che ha delle difficoltà, lo levi alla fine del primo tempo, però è chiaro che la squadra in quel momento lì stava vincendo quindi poteva essere comunque funzionale ancora la sua presenza in campo, la confusione è cammbiare quando già il quarto uomo ha tirato su il tabellone. Sono queste cose la parte confusionale della gestione per quello che riguarda ieri perché poi quando abbiamo visto la formazione iniziale abbiamo detto beh alla fine torniamo con tre centrocampisti, un pochino più equilibrio, Folorunsho è un giocatore anche strutturato in una certa maniera. Insomma ti dava un pochino più di fiducia però poi in campo vanno sempre i giocatori. Ieri la pareggia, anche se ha il sapore di una sconfitta, con questo calcio moderno che ieri stava facendo anche l'Inter con Sommer che un giocatore a livello europeo, noi l'abbiamo fatto ieri con Comuzzo che ha 18 anni. Però è il pensiero, diciamo così, globale di proporre questo tipo di calcio che è poco pratico. Anzi io penso che a maggior ragione un uomo in più potrebbe sfruttare un pochino più di spazio e quindi lanciare il pallone in avanti potrebbe avere un pochino più di senso. Quindi alla fine sto pareggio è frutto anche dei comportamenti dei giocatori che sono i primi ad andare in campo e quindi devono essere i primi a dare delle risposte".
Qual è l'umore generale? "Il mio ha poco valore. In questo momento sarebbe probabilmente da mandare via. Il problema è sempre uno e si viene in sostituzione perché ci sono dei nomi che non possono piacere. Uno è Tudor, che sinceramente non piace, non solletica assolutamente nulla. Un altro, al momento ha poco senso, si parla di Sarri, è un allenatore da 3 milioni e mezzo di ingaggio l'anno, non può guadagnare più l'allenatore rispetto ai giocatori, quindi dovresti fare così. Dovresti alzare così tanto all'atticella e non lo puoi fare certamente a fine gennaio. Quindi gli altri, e sono un pochino tutti da straghettatori di medio, basso livello, che non significa che allora mi devo tenere per forza di contro Palladino, però il rischio è di fare quasi peggio. Mancano secondo me gli allenatori di un certo tipo e soprattutto mi farei venire un'idea quasi meravigliosa perché non posso andare sempre in quel ristretto giro di allenatori che hanno dei buoni procuratori".
La curva domenica va a Roma? "Viene preso la decisione questa sera, ma è un problema non legato alla squadra, ma sempre a questo rapporto legato ai prezzi, che sinceramente sono sempre molto molto alti, sono un po' fuori mercato, i settori ospiti, a 40 euro diventa difficile, significa pagare 100 euro. Quindi ancora una volta c'è un minimo di riflessione, perché è corretto, anche se la voglia c'è assolutamente di sostenere la squadra, di fare quello che poi deve fare una curva, che quello che devono fare i tifosi, cioè andare dietro la propria maglia e darle una mano".