Silvia Berti: "Multa per la coreografia? Firenze, basta piangere. La mia Viola poteva vincere lo scudetto"

Silvia Berti, ex responsabile della comunicazione della Fiorentina nella prima parte dell'era Della Valle, è intervenuta oggi a Radio FirenzeViola nel corso della trasmissione "Garrisca al vento" per dare il suo punto di vista sulle principali vicende d'attualità di casa viola: "A Milano abbiamo riso un sacco per la coreografia dei tifosi viola: ero nella redazione della Domenica sportiva e il primo a farci vedere cosa avevano fatto in Ferrovia è stato Eraldo Pecci. Sì, lo capisco… c'era una parolaccia nella coreografia però penso che il 90% degli italiani erano d'accordo su quello che è stato mostrato. La Fiorentina di oggi ha molti meriti: si è costruita una bella immagine ed ha lavorato bene. A livello visivo però è un conto, per i contenuti magari no…"
Si spieghi.
"La maglia che aveva domenica è una delle più belle di sempre, così come il tunnel personalizzato che porta agli spogliatoi. I contenuti poi sono altri".
Nel dare le multe alle società crede che la Fiorentina sia sempre stata messa nel mirino?
"No, non piangiamoci addosso: anche gli altri club prendono multe. L'accanimento non c'è, anzi Firenze si deve togliere il vizio di fare piagnistei lamentandosi contro i poteri forti. Quando la Fiorentina si è fatta male, ho ha fatto da sola".
Che idea si è fatta della Fiorentina di oggi?
"Intanto non vedo similitudini col passato: la mia Fiorentina era in mano a "gobbi neri" e cialtroni. Mi sembra che questa si stia ricreando una nuova identità. Ha un'immagine forte su tutti i campi. La mia Viola era uno squadrone: senza "gobbi neri" e cialtroni potevamo provare a vincere lo scudetto. Quella di ora è una società con un progetto diverso ma più completo: le va dato il tempo di farsi le ossa".
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