COMUZZO, Stopper vecchia maniera. Sogna con Spalletti
Nelle sue pagine odierne, La Gazzetta dello Sport fa un ritratto di Pietro Comuzzo, che celebra oggi la sua prima convocazione in nazionale maggiore. Nato a San Daniele, la patria del prosciutto, ed esploso a Firenze, la città della bistecca. Del friulano ha il carattere tosto, la tempra del lavoratore, del Fiorentino ha l’immagine da sognatore: il centrale della Fiorentina da domani si aggregherà all'Italia di Spalletti, sognando in grande. Lui che ha detto più volte di ispirarsi a Giorgio Chiellini: non uno qualsiasi, un centrale vecchia maniera, uno di quelli che un tempo venivano chiamati stopper. E a Firenze a Pietro dicono sempre che lui è proprio uno stopper vecchia maniera.
In squadra lo chiamano il soldato. Papà Andrea era portiere, il fratello gemello Francesco fa l’attaccante nella Pro Fagagna. Ora da Tavagnacco, dove abitano, fanno il tifo per Pietro che ha smontato le gerarchie viola e si è preso il posto da titolare accanto a Luca Ranieri. Da domani, dopo aver affrontato oggi il Verona nella partita che la Viola non deve fallire, si sposterà di poco, entrando a Coverciano, l’università del calcio. Spalletti vuole vederlo da vicino. Vuole vederlo accanto a quelli più esperti, Bastoni, Buongiorno, Gatti. Comuzzo ha la testa giusta. Sa che questa è una favola, ma sa pure che non è un gioco.