"La Viola di riserva vince in Slovenia", così La Gazzetta dello Sport su Celje-Fiorentina

"A un quarto A d’ora dallo stadio del Celje c’è una fontana dalla quale, invece dell’acqua, sgorga birra. Dopo l’andata dei quarti di Conference, la Fiorentina è subito ripartita per l’Italia resistendo alla tentazione. Ma un bel boccale avrebbe celebrato degnamente la vittoria che avvicina la semifinale di Conference e anche fatto scivolare nell’oblio la prestazione poco brillante contro un avversario volenteroso ma molto mediocre". Questa l'apertura de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola riguardo ai temi di casa Fiorentina e, in particolare, alla sfida di andata dei quarti di finale di Conference League tra i viola e il Celje. I gigliati, nonostante una prestazione mediocre, sono riusciti a vincere grazie a dure reti, prima Ranieri e poi Mandragora, nate da due errori individuali dei giocatori di Riera.
Giovedì non dovrebbero esserci problemi nel custodire il passaggio del turno, anche se Palladino, senza gli squalificati Dodo, Moreno e Zaniolo, sarà costretto a schierare una formazione più logica di quella vista ieri sera. In Slovenia la prestazione della Fiorentina ha risentito dei tanti giocatori fuori condizione e fuori ruolo e senza le parate di De Gea staremmo parlando di un altro risultato. Il tecnico campano, come nelle intenzioni della vigilia, ha deciso di rivoluzionare la squadra (fuori Kean, Gudmundsson, Dodo e Fagioli) inserendo chi nell'ultimo periodo, per infortunio o scelte tecniche, aveva trovato meno spazio (i vari Beltran, Zaniolo, Folorunsho, Moreno e Adli). Palladino si è potuto permettere questi cambi, ed un'effettiva perdita in quanto a solidità, per via di un ampio gap tecnico con gli avversari.
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