COMMISSO E IL CASO VLAHOVIC: IL PARERE DELLA STAMPA NAZIONALE A FV
Negli ultimi giorni si è (ri)accesa la questione relativa al rinnovo di Dusan Vlahovic che non arriva. Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, si è esposto in modo piuttosto netto al riguardo: "Dusan si sta prendendo un grande rischio" e, in più, quest'oggi è tornato a dare battaglia ai grandi club indebitati, come Juventus, Inter, Milan e Roma, per le parità di regole finanziare. Per parlare di tutto ciò, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva alcune delle maggiori firme della stampa nazionale.
Ivan Zazzaroni (direttore Corriere dello Sport)
Sul caso Vlahovic: "Commisso ha cercato un punto di rottura, un chiarimento, per sbloccare una situazione che si sta trascinando da troppo tempo. Vlahovic è un attaccante giovane, che ritiene che la Fiorentina non possa soddisfare le sue ambizioni e quindi fa questo ragionamento, ma ha a che fare con un presidente che ha denari e che non ha voglia di essere preso per il collo. Quindi in questo caso determina più lui che non il giocatore. Il presidente è riuscito a tenere testa alle offerte dei grandi club e Vlahovic sfrutta il momento...".
Sulla battaglia per le parità finanziarie: "Condivido totalmente la battaglia di Commisso, perché, se esistono delle regole, queste devono essere rispettate da tutti. Poi ovviamente c'è da considerare la variabile Covid, che ha fatto la sua parte in quanto, per mantenere il campionato a venti squadre si sono provate tutte, ma qualcuno è andato fuori regola, si sa. Detto questo, in un momento di grande emergenza, il principio di Commisso è quello di base: le regole devono essere rispettate da tutti".
Xavier Jacobelli (direttore Tuttosport)
Sul caso Vlahovic: "Il presidente ha fatto bene a mettere i puntini sulle i. L'offerta al giocatore è stata chiara e pure vantaggiosa: Commisso ha rilanciato il pallone nella metà campo dell'entourage del ragazzo e aspetta, giustamente, una risposta. Ne ha il diritto, anche per programmare il futuro. La Fiorentina è la rivelazione di questa prima parte di stagione: ha bel gioco, moderno, e un allenatore in grande ascesa. Mi auguro che Vlahovic rimanga per costruire un futuro roseo".
Sulla battaglia per le parità finanziarie: "Sono d'accordo sul fatto che il sistema si debba dare una regolata. Senz'altro il Covid ha accelerato la di crisi di bilancio che attanagliava molti club, ma questa situazione non è nata solo con la pandemia. Bisognerebbe analizzare caso per caso, perché ad esempio la Juve ha già deciso un aumento di capitale di 400 milioni di euro, cosa senza precedenti. L'Inter ha annunciato un passivo record, che però, al tempo stesso, nel giro di un anno dovrebbe essere ridotto. Tornando a Commisso, il presidente ha pesantemente investito sulla Fiorentina: basti pensare al Viola Park, l'esempio di chi passa dalle parole ai fatti. Sarebbe bello, inoltre, se a Firenze si decidessero a fargli fare lo stadio, perché offre un asset fondamentale per il proprio sviluppo".
Sebastiano Vernazza (editorialista La Gazzetta dello Sport)
Sul caso Vlahovic: "Siamo arrivati al punto che ormai i procuratori e i giocatori nel calcio vincono sempre. Perché, se un calciatore va male, il contratto viene fatto rispettare fino all'ultimo euro da parte del procuratore, se invece va bene l'agente si mette sulla riva del fiume e aspetta la scadenza attendendo la migliore proposta possibile. Da questo punto di vista ha ragione Commisso, la situazione va affrontata dall'Uefa e dalla Fifa".
Sulla battaglia per le parità finanziarie: "Sono un po' meno d'accordo perché questa situazione fa storia a sé e poi ci sono sempre i tribunali. Se i conti di un club non sono più sostenibili, si portano in tribunale. L'Inter comunque mi risulta abbia pagato tutti gli stipendi di luglio e agosto, quindi sul fronte penalizzazioni è a posto. Se parliamo di rosso, in un certo momento questo si affronta. Su questo seguo meno Commisso, ripeto, ci sono i tribunali della giustizia ordinaria: qualunque società sta in piedi finché il codice civile glielo consente".