Europa League cercasi. 30 pt al Franchi, ma anche col "miglior" Italiano non ne bastarono 41

Accantonata la pausa nazionali è tempo di ritorno in campo per la Fiorentina, attesa da un aprile incessante che la vedrà protagonista per sette volte (considerando anche l’Atalanta, anche se casca il 30 marzo). Si comincia domenica al Franchi, dove i viola ricevono la terza forza del campionato per la quartultima gara interna del campionato. In cui dopo un po’ di fatica, anche il fattore interno sta cominciando ad essere un valore aggiunto per i traguardi che Palladino stesso ha detto di aver fissato insieme ai suoi giocatori.
Quando il Franchi ha fatto la differenza
Addentrandoci nell’argomento, i numeri dicono che la Fiorentina gode attualmente del quinto miglior rendimento casalingo della Serie A, con 30 punti raccolti a Firenze dei 48 totali. Una disparità non banale per quella che negli ultimi anni, appunto la raccolta punti interna, è stata una componente rilevante eccome per la classifica della squadra viola. L’esempio più lampante giunge dalla prima stagione di Vincenzo Italiano, quando i viola racimolarono addirittura 41 punti nelle 19 gare disputate al Franchi, facendo meglio del Milan Campione d’Italia e peggio solo dell’Inter (42) in tutto il campionato (secondo miglior rendimento). Andò peggio l’anno dopo, con sole 33 lunghezze conteggiate a Campo di Marte, mentre la scorsa annata ha visto un lieve livellamento verso l'alto con 35 punti maturati nell’impianto di Nervi.
Meno quattro al gong
Ebbene, con quattro giornate ancora da svolgere sul manto erboso casalingo, la Fiorentina torna alla carica per raggiungere almeno quella tanto agognata Europa League di cui si parla spesso in città dopo tre anni di Conference. A cui la squadra si è qualificata in questi anni con i rendimenti interni sopraelencati, con la possibilità quest’anno di poter fare addirittura meglio dei tre precedenti - seppur remota, dato che servirebbero quattro vittorie piene -. Ma se infatti la Fiorentina vuol far gioire club e tifoseria centrando la qualificazione almeno nell’ex Coppa UEFA, viene facile pensare che debba raccogliere almeno altre tre vittorie, che con una base di minimo 39 punti casalinghi (se supportata certamente dai risultati in trasferta) potrebbero spingere davvero al sesto posto finale. Si inizia domenica dalla gara più difficile, l’Atalanta, prima di accogliere poi in sequenza Parma, Empoli e Bologna.
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