ANDARE A ROMA E VEDERE IL PAPA. IL CRESCENDO VIOLA NASCE E TOCCA L'APICE CON LE CAPITOLINE

28.10.2024 10:00 di  Ludovico Mauro   vedi letture
ANDARE A ROMA E VEDERE IL PAPA. IL CRESCENDO VIOLA NASCE E TOCCA L'APICE CON LE CAPITOLINE
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È un tripudio di applausi, e non potrebbe essere altrimenti, la rassegna stampa mattutina sul successo della Fiorentina di ieri sera. Perché se da una parte è giusto evidenziare il naufragio della squadra di Juric, dall’altra non si può non considerare la prova fornita dagli uomini di Palladino, in costante crescita da un mese e mezzo ad oggi. Anche i quotidiani in edicola ribattevano su questo tasto, sottolineando come le imbarcate giallorosse abbiano quasi fatto passare in secondo piano la grande prestazione della Fiorentina.

Da una romana all'altra
Il giorno dopo viene facile incensare tutta la truppa viola, che con Roma ha trovato forse sia l’inizio che l'apice della sua sterzata stagionale. Perché se si dovesse cerchiare in rosso una giornata dal significato di svolta per la squadra di Palladino, torna facilmente in testa la gara interna con la Lazio. Era il 22 settembre, la Fiorentina non carburava tra risultati e prestazioni poco convincenti e all’intervallo era sotto nel punteggio. Fu allora che il tecnico optò per la prima volta per un nuovo assetto tattico, via la linea a tre e dentro quella a quattro, cambiamento a cui hanno fatto seguito altre novità come la scelta di nuovi interpreti nell’undici tipo. Ne maturò una vittoria dalla quale i viola hanno cominciato a fare incetta di successi. L’ultima sconfitta risale infatti alla domenica precedente, a Bergamo con l’Atalanta. Poi, tra campionato e Conference, sette partite, sei vittorie e un pareggio. E nel mezzo ci sono stati anche banchi di prova importanti, brillantemente superati dai viola con Lazio, Milan e appunto Roma, quella che più di tutte era attesa al varco come la prova del nove, dopo i successi meno blasonati di Lecce e San Gallo. Ebbene da una capitolina all’altra, biancocelesti e giallorossi hanno segnato l’inizio e l’apice (finora) di questo crescendo.

"Testa bassa e pedalare", ricorda il mister
Ora dobbiamo però tenere a bada tutto questo entusiasmo: ci fanno piacere gli elogi ma dobbiamo rimanere umili”. Il diktat di Palladino nel post gara vola verso il basso, capitanando tutti in direzione del lavoro e del basso profilo. Le somme si tirano a maggio e la stagione è ancora lunga, ma intanto, sperando che la crescita prosegua a gonfie vele, questa Fiorentina è andata a Roma e ha visto il Papa.