IL RUOLO, LA CONDIZIONE E LA TESTA: CHE FINE HA FATTO "GUD"?

30.12.2024 13:00 di  Niccolò Santi   vedi letture
IL RUOLO, LA CONDIZIONE E LA TESTA: CHE FINE HA FATTO "GUD"?
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Ok tutte le attenuanti del caso, ma Albert Gudmundsson non sta evolvendo. Anzi, quella contro la Juventus è stata forse la sua partita più brutta da quando veste la maglia della Fiorentina. Non può essere normale, visto che i viola lo avevano acquistato come naturale successore di Nicolas Gonzalez per una cifra complessiva attorno ai 28,5 milioni di euro (la più onerosa della storia del club). L’islandese, pur essendosi dimostrato per qualità un calciatore sopra la media, ha fatto oggettivamente troppo poco finora.

Il ruolo non ideale. 
Non è da scartare l’ipotesi di un Gudmundsson tatticamente spaesato. La squadra tende a giocare quasi esclusivamente per Moise Kean, e questo implica che il pallone sorpassi molto spesso l’ex Genoa il quale, dunque, deve approfittare delle seconde palle. Senza riuscirci. La sensazione è che il classe ’97 non si senta 'libero' di esaltare il proprio estro, dovendo conquistare la sfera piuttosto che riceverla. Ma la collocazione tattica potrebbe non essere l'unica ragione per cui il numero dieci sta faticando a imporsi.

La testa e la forma.
È lecito pensare che le vicende giudiziarie ancora in ballo lo stiano condizionando psicologicamente. Ricordiamo che il giocatore è in attesa di sapere se il ricorso presentato dall'accusa, per «cattiva condotta sessuale», sarà accolto o meno dal tribunale di Reykjavik. Dall'altra parte ci sono i problemi fisici: Gudmundsson è rientrato tre settimane fa da un infortunio che lo ha tenuto ai box per oltre un mese dopo essersi ripreso da quello precedente. Tutti elementi che lo stanno facendo 'scomparire'.