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"Non siamo continui nei 90 minuti". Palladino e l'ultimo cruccio da limare, per un potenziale tutto da scoprire

"Non siamo continui nei 90 minuti". Palladino e l'ultimo cruccio da limare, per un potenziale tutto da scoprireFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 13:00Copertina
di Ludovico Mauro

Scroscio d’acqua e d’applausi. È quel che si è beccato la Fiorentina ieri sera al triplice fischio della gara col Panathinaikos, dove la squadra di Palladino ha fatto sua la qualificazione grazie a un primo tempo decisamente arrembante, a tutto gas fin dal primo minuto, proprio come non era successo ad Atene la settimana prima. Non a caso sono bastati venti minuti per mettere le cose a posto: una prima frazione senza respiro, contornata da un Franchi ruggente, ha piegato la formazione di Rui Vitoria giustamente in una sola metà di gara. Poi però, il solito problema.

Ma quel secondo tempo...
Pochi minuti dopo, tra giusti festeggiamenti e doverosi applausi per la squadra che ha comunque ribaltato il punteggio dell’andata, Raffaele Palladino ha avuto anche la lucidità di analizzare la prestazione e ammettere, di sua spontanea volontà: "Dopo stasera penso di aver capito quale è il problema. Non riusciamo ad avere continuità di gioco nei 90 minuti", diceva il tecnico ai microfoni di Sky Sport nel post-gara. Nemmeno il tempo di godersi la qualificazione ai quarti, che ha voluto subito guardare anche l’altra metà del bicchiere. Questa Fiorentina, anche quando dirige la partita e si dimostra più forte dell’avversario, palesa comunque quella discontinuità che finora è stata di mezzo a una stagione per una prima parte eccezionale.

La qualità c’è, ultimo cruccio da limare
Il virgolettato di cui sopra è stato pur sempre pronunciato da Palladino con sorriso e buonumore, dettato giustamente dalla vittoria e dal passaggio del turno, ma anche con la consapevolezza che se questa squadra limerà anche questo difetto, potrà davvero scoprire una forza ancora non fuoriuscita del tutto. Anche perché con un Gudmundsson sempre più in forma ("Sono vicino alla forma top", diceva l'islandese dopo la gara) e un Adli sulla strada del rientro al 100%, Palladino sa di avere per le mani una formazione di un tasso tecnico davvero con pochi eguali in Italia e in Conference. Migliorare quest’ultimo cruccio può davvero portare questa Fiorentina a diventare qualcosa di ancora inespresso e, probabilmente, bello e divertente da vedere.