D'Agostino e il retroscena viola: "Niente riscatto perché Corvino si impuntò"
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Gaetano D'Agostino, ex centrocampista tra le altre anche della Fiorentina, ha raccontato la sua esperienza in viola nel corso del quarto episodio di "Destinazioni" in onda su Radio TV Serie A: "A Firenze una piazza meravigliosa. Corvino è un grande direttore e conoscitore di calcio, ma tra me e lui non scattò. Anche per qualche errore mio, però io finii la stagione da calciatore più prolifico della rosa con 5 gol".
Poi proseguendo ha risposto anche a proposito del rendimento di quella Fiorentina: "C'erano tanti giocatori a scadenza come Mutu e Montolivo e altri appena arrivati come me, Cerci e Boruc. Nello spogliatoio ognuno guardava ai propri interessi, in tanti con Prandelli avevano già toccato l'apice uscendo agli ottavi contro il Liverpool. Più di questo non riuscivano a dare".
Infine anche qualche rimpianto a tinte viola e non solo visto il mancato ritorno a Udine che gli avrebbe permesso di giocare anche in Europa: "A fine anno Corvino si impuntò e non mi riscattò. Potevo tornare a Udine, mi chiamò Guidolin dicendomi che mi avrebbe dato le chiavi del centrocampo per andare in Champions, ma rifiutai. Se avessi respirato di più, magari finivo la carriera all'Udinese fino a 35-36 anni. Io sono fatto così: o ti do tutto, oppure niente".
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