Anatomia di un timore: Kean, la clausola e cosa serve o meno per non venderlo presto

Anatomia di un timore: Kean, la clausola e cosa serve o meno per non venderlo prestoFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Stefano Prizio

Anche se nell’ultima uscita con l’Inter è rimasto a digiuno, la stagione sorprendente e prolifica del bomber viola Moise Kean è sotto gli occhi di tutti, quelli languidi e felici dei tifosi viola e anche quelli bramosi di illecite carezze dei club di tutto il continente, club ricchi e disposti a spendere per avere l’attaccante la prossima estate. Perciò assieme al gioioso montare del numero delle reti realizzate in viola dalla punta vercellese, monta anche il timore dei tifosi della Fiorentina di perdere tra alcuni mesi il loro beniamino, anche a causa dell’ormai famigerata clausola di vendita pari a 52 milioni di euro esercitabile entro il prossimo 31 Luglio, 52 milioni che all’inizio dell’esperienza fiorentina di Kean potevano sembrare moltissimi, ma che adesso, alla luce del rendimento del giovanotto e soprattutto prendendo in esame l’aumento dei prezzi medi del mercato calcistico, paiono molto meno proibitivi, in special modo se si considera che le pretendenti di Kean sono ricche società inglesi abituate a spendere molto per i giocatori che desiderano.

Ma facciamo un breve passo indietro sulla clausola: se tutti noi sappiamo dell’esistenza di una clausola rescissoria con il suddetto limite temporale di esercitabilità, lo dobbiamo ad un giovane giornalista, Niccolò Santi, che fa parte anche della bella famiglia di Radiofirenzeviola, il quale ne rivelò l’esistenza il 5 Novembre scorso sul Corriere dello Sport, a Santi quindi, oltre che i complimenti, dobbiamo dire grazie. 

Tuttavia si badi bene, se Kean finirà per andarsene presto, non è solo a causa della clausola che in effetti equivale sempre ad un cartellino del prezzo apposto sull’oggetto prezioso, ma se ne andrà, perchè la Fiorentina, clausole o meno, ha l’uso e il costume di sedersi al tavolo con chiunque e per chiunque e in ogni momento della stagione, basta oda, anche di lontano, il frusciar dei quattrini.

Giova ricordare che sia Chiesa che Vlahovic furono venduti senza clausola alcuna e anche Comuzzo nell’ultimo mercato, è infine rimasto non già perchè il club di Commisso avesse deciso di non venderlo per questione di principio o nel rispetto di programmi e fini sportivi, ma solo perchè il Napoli non ha pareggiato nè si è avvicinato a sufficienza alla richiesta di Commisso di 40 milioni milioni di euro, insomma sempre una questione di quattrini.

Affinchè Kean rimanga, speriamo a lungo, è necessario che muti questo paradigma, questa filosofia societaria, ovvero che il padrone scelga che perseguire il fine sportivo debba prevalere sulla logica economica e Iddio sa se se lo può permettere!|

Ma non solo, se è necessario muti orientamento il club, è necessario lo faccia anche l’ambiente. Non è infatti possibile che ad ogni notizia di stampa su presunte offerte importanti per un giocatore viola , si svegli il coro di commentatori e tifoseria che recitano all’unisono: "Non si possono rifiutare tutti quei soldi, bisogna accettarli, per questi soldi ce lo porto io in braccio" e simili amenità che oltre ad essere tristanzuole, incentivano la società a procedere alla vendita invece che frenarla, è questo il curioso partito dei difensori d’ufficio del gravido portafogli di un miliardario, che il portafogli se lo sa difendere bene da solo, viceversa avrebbe le pezze al fondo dei calzoni come molti di noi.

O cambia la musica o aumentano le probabilità che Kean faccia la fine dei Chiesa e dei Vlahovic. Infine non ci si lasci ingannare da medicine inefficaci come l’appello alla rimozione della clausola: ciò servirebbe solo a far guadagnare qualche soldo in più al procuratore ed al giocatore, abbiamo visto infatti come la Fiorentina venda i suoi migliori calciatori anche senza alcuna clausola. Del resto, come dice San Paolo la brama di ricchezze è la radice di tutti i mali.