COLPANI PIACE A TUTTI, NON È POCO… CENTROCAMPO ANCORA DA COSTRUIRE. TESSMAN-MCKENNIE, SOFFIA IL VENTO AMERICANO. MA PERCHÉ SI BUSSA SEMPRE A CASA JUVE…? FIRENZE NON PUÒ ESSERE SUBALTERNA A NESSUNO. SU GONZALEZ ARABI E ATLETICO MADRID

27.07.2024 10:55 di  Mario Tenerani   vedi letture
COLPANI PIACE A TUTTI, NON È POCO… CENTROCAMPO ANCORA DA COSTRUIRE. TESSMAN-MCKENNIE, SOFFIA IL VENTO AMERICANO. MA PERCHÉ SI BUSSA SEMPRE A CASA JUVE…? FIRENZE NON PUÒ ESSERE SUBALTERNA A NESSUNO. SU GONZALEZ ARABI E ATLETICO MADRID
FirenzeViola.it

Andrea Colpani è il terzo volto nuovo della Fiorentina di questa estate, dopo Kean e Pongracic. Chi scrive mette un punto interrogativo sull’attaccante ex Juve perché la sua storia recente non è incoraggiante, ma la speranza che il ragazzo di Vercelli demolisca lo scetticismo è grande anche se la seconda amichevole non lo ha visto andare a segno come fatto con la Reggiana. Mentre su Pongracic e Colpani il punto è esclamativo: la Fiorentina ha fabbricato due buone operazioni. Lo diciamo alla fine di luglio ben consci di quanto sia mutevole la materia calcio e soprattutto quanto sia tutto sempre molto incerto. La Fiorentina non si è mossa male, almeno per noi.

Certo, c’è ancora tanto da fare, in particolare a centrocampo. Ma intanto Colpani, col suo volto da bravo ragazzo, felice come un bimbo quando entra nel negozio di giocattoli, pare incontrare il favore della gente viola. Non si odono all’orizzonte rumori di disappunto. Guardate, non è poco di questi tempi dove la mancanza di fiducia nei riguardi del club viola è all’ordine del giorno. Colpani ha 25 anni, è maturo, gioca a testa alta (piano coi paragoni pericolosi…), nell’ultimo campionato ha giocato 38 gare (di cui 36 da titolare) e ha pure segnato 8 gol. Insomma, numeri incoraggianti.

Purtroppo a Firenze siamo stati abituati troppe volte ad esaminare schede di calciatori reduci da lunghi periodi in infermeria o da rilanciare dopo annate trascorse nella penombra del calcio. Colpani adesso rappresenta un inno alla speranza, una spiraglio di luce nella nebbia di una società spesso incerta e poco chiara nella programmazione. L’idea di tornare ad una Fiorentina con una base italiana è buona, ha un senso. Lo zoccolo duro del senso di appartenenza funziona sempre. 

Nel centrocampo da costruire soffia il vento americano che farà molto piacere alla proprietà a stelle e strisce della Fiorentina. Tanner Tessman, rivelazione del Venezia promosso in A con Vanoli (ex viola) in panchina, è un calciatore molto interessante che con 7 milioni si porta a casa. Centrocampista completo, ma davanti alla difesa riesce a dare il meglio di sé. Anche lui ha un gradimento altissimo tra i tifosi viola. Un po’ meno, anche se non mancano gli estimatori, c’è il bianconero McKennie. Centrocampista valido, grande gamba, capace di faticare e con esperienza internazionale. Non è un top altrimenti la Juventus lo terrebbe, ma il tema è proprio questo: perché la società viola bussa così spesso alla porta della casa bianconera? Non si trova in Europa un giocatore con quelle caratteristiche che guadagni un terzo del bianconero? Per carità una squadra si rinforza con tutti, non si dovrebbe guardare la provenienza del giocatore se questo è efficace. Ma a tutto c’è un limite, quantomeno dovrebbe esserci. I tifosi della Fiorentina non sono così felici di veder arrivare ogni volta da Torino uno juventino, soprattutto quando non è di prima fascia. La rivalità nel calcio sarebbe elemento da rispettare e non da calpestare. Non si va contro la storia, non si sfida la tradizione, Firenze non può essere subalterna a nessuno.  

In questo momento tutte le piste di mercato sono aperte. Lovric con l’Udinese rimane più di un’ipotesi, così come il talentuoso Casadei del Chelsea ex Inter. Se la Fiorentina non li molla, è un altro indizio che forse stavolta si fa più sul serio di altre. Gonzalez non dovrebbe essere ceduto, ma se continuerà così alla fine lo venderanno. Ci sono corteggiamenti dal mondo arabo, da quello inglese e adesso è rispuntata la Liga con l’Atletico. La Fiorentina andrebbe rinforzata non con le sostituzioni, ma con le addizioni. Solo che i soldi per fare mercato da qualche parte dovranno pure spuntare. E allora Gonzalez rischia davvero di andare via. Peccato.