COME VOLEVASI DIMOSTRARE. LE IDEE CI SONO, SORLOTH NE È UNA PROVA CON LA CATERVA DI GOL CHE HA FATTO. PAZIENZA PER LE CONTROINDICAZIONI, CI VUOLE UN SACRIFICIO DOPO I TANTI ERRORI. INTANTO L'ULTIMA BATTAGLIA ELETTORALE SI COMBATTE SULLO STADIO

21.06.2024 11:15 di  Stefano Prizio   vedi letture
COME VOLEVASI DIMOSTRARE. LE IDEE CI SONO, SORLOTH NE È UNA PROVA CON LA CATERVA DI GOL CHE HA FATTO. PAZIENZA PER LE CONTROINDICAZIONI, CI VUOLE UN SACRIFICIO DOPO I TANTI ERRORI. INTANTO L'ULTIMA BATTAGLIA ELETTORALE SI COMBATTE SULLO STADIO
FirenzeViola.it

Non potendo ancora commentare i primi colpi del mercato viola, perchè i primi colpi ancora non ci sono, ma del resto giugno non è neanche finito e il tempo per fare mercato c'è, senza che ci si lasci prendere da ansie soverchie. Non potendo commentare i fatti, dicevamo, ragioneremo sui nomi e sulle voci di mercato che come di consueto non mancano in casa viola.

Ci pare buonsenso osservare che 30 milioni di euro per Retegui, il quale è in azzurro e di certo un Europeo molto bello potrebbe alzare il suo valore, sono troppi. Detto dell'italo argentino del Genoa, forse è stato un errore (anche di chi scrive lo ammettiamo) alimentare troppo il sogno Icardi, calciatore fuori portata per la Fiorentina, soprattutto a causa dell'ingaggio che raggiunge i 10 milioni. E' un'illusione e probabilmente rimarrà solo una delle tante boutades del calcio parlato estivo. Il nome di Sorloth invece, norvegese del Villareal, ci sembra un'ipotesi più concreta e maggiormente percorribile, il costo del cartellino è lo stesso di Retegui, ma il tabellino storico del gigante scandinavo recita numeri più confortanti di reti realizzate, donando a quei 30 milioni di prezzo, un senso logico più evidente. Ma va verso la trentina! Dicono quelli che smentiscono a priori un interesse viola per Sorloth, e allora? Rispondiamo con tono e convinzione, in questi anni sono arrivate in viola punte con controindicazioni ben più gravi di quella d'avere un'età che  rende complicata una futura rivendita con plusvalenza. Ad esempio l'esiziale incompatibilità di un soggetto col ruolo di attaccante nel giuoco del calcio: l'incapacità di fare dei gol. Dipoi la Fiorentina non è nè l'Udinese nè l'Empoli e Commisso ha già fatto una grande plusvalenza con un giocatore che il club viola, nella precedente gestione, aveva preso da giovane e a poco. L'ha già fatta, ha incassato i soldi e gli spiccioli che ha reinvestito li ha spesi male.

Adesso la Fiorentina ha necessità di perseguire e possibilmente centrare obiettivi sportivi all'altezza della sua storia e lo può fare solo con calciatori forti e funzionali allo scopo, pazienza se trentenni o costosi. Il rimedio costoso è il prezzo di chi ha perseverato nell'errore. 

Detto di Sorloth, un altro giocatore dal profilo perfetto per la Fiorentina è l'olandese Depay, altro trentenne svincolato dall'Atletico Madrid, ma ha uno stipendio alto, dicono i soliti realisti più del re, i quali fan mostra di non credere  alla fattibilità dell'operazione. Ebbene, l'attaccante arriverebbe da svincolato, quindi facendo risparmiare a chi lo ingaggia il costo del cartellino, quindi cosa si pretende, di grazia, che giochi in viola da volontario per non far spendere troppo al multimiliardario Commisso?

Dopo una lunga teoria di errori come quelli che ha infilato la Fiorentina, a suo stesso dire, una volta venduto il capocannoniere del campionato alla Juve incassando un'ottantina di milioni, reinvestiti male e col contagocce, il vicolo in cui s'è infilata da sola la Fiorentina è senza uscite alternative, adesso per riaggiustare il tiro deve sacrificarsi e sacrificare parte di quei milioni di Vlahovic, pazienza se prenderà un giocatore con un'età che impedisce di pensare a rivenderlo facendoci cassa, pazienza se prenderà un giocatore dallo stipendio esoso. Del resto chi bello vuole apparire, un poco deve soffrire.

E il rimedio non sarà nell' affidarsi all'intelligenza artificiale, bensì alla competenza di dirigenti che se sbaglieranno ancora dovranno essere ringraziati e giubilati, come accade del resto in ogni azienda che persegua risultati. Non lasciare mai che la paura di sbagliare il colpo si impossessi di te, diceva il grande giocatore di baseball Babe Ruth.

E infine, mentre in casa viola si pensa al mercato, in città si svolge l'agone dialettico in vista del ballottaggio per la corsa alla poltrona di sindaco tra Sara Funaro e Eike Schmidt, con ampio e abbondante uso dei temi calcio, Fiorentina e soprattutto questione stadio onde catturare la benevolenza degli elettori, dimostrando come quella italiana sia una repubblica fondata sul calcio. Ed è quindi una ridda di slogan e promesse. E' chiaro che se prevarrà Funaro si andrà avanti come treni nel progetto in corso di rifacimento del Franchi, se vincesse invece la destra i giochi potrebbero riaprirsi, ma non tanto perchè Commisso intenda davvero ripartire su un progetto di stadio nuovo, ma perchè il bonus di uno stadio  ancora da costruire può essere venduto tra i ' beni' legati al club, aumentandone il valore  complessivo( almeno quello monetizzabile) . Un prossimo compratore valuterà poi se sarà per lui interessante comprarsi questa possibilità assieme al centro sportivo, al parco giocatori e al marchio Fiorentina la cui esclusività Commisso sta  difendendo col coltello trai denti  con una serie di cause legali senza guardare in faccia a nessuno e in barba all'operazione simpatia inaugurata con la conferenza stampa Ferrari Pradè.

E gli obiettivi sportivi sono forse tornati ad essere interessanti per Commisso? difficile dirlo al momento, le prime operazioni ufficiali ci aiuteranno a capire meglio i contorni della squadra messa a disposizione di Palladino,  speriamo il prima possibile.