PALLADINO OK: IERI SERA A FIRENZE. LA CHIAREZZA DELLA FIESOLE DICE TUTTO. BASTA CONOSCERE LA STORIA DELLA CURVA. PAROLE CHIAVE: COMPETENZA E POGRAMMAZIONE. TIFOSI STUFI, COMMISSO DICA COSA VUOLE FARE

01.06.2024 11:58 di  Mario Tenerani   vedi letture
PALLADINO OK: IERI SERA A FIRENZE. LA CHIAREZZA DELLA FIESOLE DICE TUTTO.  BASTA CONOSCERE LA STORIA DELLA CURVA.  PAROLE CHIAVE: COMPETENZA E POGRAMMAZIONE.  TIFOSI STUFI, COMMISSO DICA COSA VUOLE FARE
FirenzeViola.it

Il dopo Atene è un frullatore di notizie, rabbia, rassegnazione e smarrimento. Partiamo dalle prime: Palladino è ad un passo dalla Fiorentina. Ieri sera intorno alle 20 è stato intercettato alla stazione di Santa Maria Novella e oggi chiuderà con la Fiorentina. L'annuncio nelle prossime ore, il dopo Italiano è già iniziato e domani Vincenzo guiderà la Fiorentina per l'ultima volta: a Bergamo giocherà il recupero con l'Atalanta (partita rinviata per il malore risultato poi fatale di Joe Barone il 17 marzo scorso). Palladino potrà accordarsi con la società viola grazie al semaforo verde acceso dall'Ad del Monza Adriano Galliani: probabilmente i rapporti che aveva l'ex manager del Milan proprio con Barone hanno giocato un ruolo determinante. La Fiorentina può ringraziarlo. Galliani, infatti, a quanto risulta non avrebbe mandato il proprio allenatore, una volta conosciuta la sua volontà di andarsene, da nessun' altra parte. Palladino firmerà un biennale con la Fiorentina. 

E Italiano? Possibile che sposi la Champions, cioè il Bologna. Il diesse Sartori vorrebbe puntare sul suo ex giocatore ai tempi del Chievo. Italiano sarebbe l'ideale gancio col lavoro svolto da Thiago Motta che invece è passato alla Juventus facendo infuriare il pacioso popolo rossoblu. 

La sconfitta di Atene ha fatto emergere una criticità che in città era già presente: c'è un crescente malcontento nei riguardi della politica del club, se ne parla via etere e in rete. La delusione dopo il gol di El-Kaabi è stata un trauma e si farà fatica a dimenticarla. Prima era stata una parte della tifoseria ad esprimere il dissenso, da ieri è scesa in campo la Curva Fiesole che fino a quel momento aveva accompagnato la squadra e anche la società. Qualcuno si meraviglia, ma chi lo fa non conosce la storia della curva più originale d'Italia che proprio in questa stagione ha festeggiato il traguardo dei 50 anni. I tifosi prima di chiedere danno tanto e solo quando si scocciano sottraggono. E' successo prima coi Pontello, poi con Cecchi Gori e infine coi Della Valle. Presidenti appoggiati per anni fino a quando non è stata tolta loro la fiducia. Cosa dovrebbe fare un tifoso della Fiesole? Contestare subito presidente e squadra quando le competizioni sono ancora tutte in gioco? No davvero. Si cerca di aiutare, sostenere e accompagnare il più possibile prima del fatidico basta. Gli ultrà impiegano molto tempo per arrivare ad una conclusione, ma quando la scelgono non tornano più indietro. Appunto, basterebbe saperlo. 

La dura nota nota diramata ieri dalla Fiesole è di una chiarezza inequivocabile. La curva chiede al presidente Commisso di "chiarire velocemente quali siano i reali obiettivi della società". Richiesta legittima: su questa riusciamo a convergere tutti? 

Poi il tema del piazzamento in campionato: "Firenze non festeggia per gli ottavi posti, e soprattutto non gioisce per la coppa del fair play finanziario". Anche in questo caso ci pare di ritrovare vecchie considerazioni giornalistiche e anche della gente normale che soffre per la Fiorentina. E' la verità: la storia viola dice altro e i discorsi sul Fair Play Finanziario hanno stufato. Qualcuno lo avrà capito nella dirigenza viola? Detto ciò se Commisso tieni i bilanci a posto della Fiorentina merita solo applausi, magari però eviti di ricordarlo ogni volta perché ai tifosi piacerebbe ascoltare qualche parola dedicata al pallone. Esempio: c'e' la volontà di comprare finalmente un centravanti di spessore? 

La Fiesole ha poi tirato le conclusioni: "E' il momento di investire seriamente affidandosi a dirigenti competenti per dar vita ad un progetto sportivo serio e all'altezza di questa città perché Firenze merita di più". Sicuramente e soprattutto ha diritto a competenza e qualità nei posti di comando. I tifosi infatti hanno rincarato la dose: "La sconfitta di Atene è stata frutto di una pessima gestione e un'assenza di programmazione che va avanti da anni...". Serve subito in società una figura dalle provata cifra calcistica, con tanta esperienza alle spalle. L'improvvisazione è nemica della crescita. 

Nel comunicato si è fatto riferimento anche al comportamento sbagliato di qualche giocatore (in città girano indiscrezioni circa una notte brava con alcuni noti protagonisti): ma se fosse vero chi avrebbe dovuto controllare questi atleti poco professionali? Una finale si prepara anche da questi dettagli. 

Infine il mercato di gennaio: "La società non ha avuto voglia né il coraggio di migliorare una squadra quarta in classifica e in corsa su tre competizioni". Purtroppo è andata proprio così. La nota ha risparmiato Italiano perché al tecnico è stato riconosciuto un percorso di tre anni positivo, al netto di alcuni aiuti negatigli dalla società. 

Le parole chiave sono competenza e programmazione, passa tutto da qui. Inoltre dopo la notte di Atene ci saremmo aspettati un intervento della dirigenza dopo quella coppa sfumata, non fosse altro per ringraziare gli oltre 9.000 dell'Agia Sophia, invece silenzio. Martedì ci sarà una conferenza stampa e speriamo che il presidente racconti cosa vorrà fare. Firenze deve sapere quello che accadrà.