BELLINAZZO A FV, COMMISSO NON È SOLO PROPAGANDA. E LA GARA NON SARÀ SU JUVENTUS E INTER
Rocco Commisso compie 1 anno alla guida della Fiorentina e cerchiamo di analizzare a 360° l'impatto del tycoon sulla società viola. Per avere un quadro della situazione dal punto di vista finanziario, abbiamo chiesto un parere all'esperto di calcio e finanza Marco Bellinazzo, firma de Il Sole 24 Ore.
Bellinazzo, quanto ha cambiato il calcio italiano Rocco Commisso in un anno?
"Personalmente penso che abbia fatto molto bene e soprattutto che abbia le idee chiare. Operazioni come quelle legate al centro sportivo, oltre alle iniziative sul fronte stadio, dimostrano il coraggio di Commisso anche nello sfidare il sistema. In un'ottica in cui c'è un progetto molto chiaro, sono queste operazioni a rappresentare il punto di svolta nella gestione della Fiorentina. Sono operazioni che prevedono un futuro roseo per il club viola".
Un futuro che potrà portare dove?
"Diciamo subito che senza stadio si va da poche parti, non a caso la Fiorentina sta puntando tanto su quello. Barone e la società hanno avuto un approccio di sistema e rivela una passione, un entusiasmo ma soprattutto una lucidità che non sono comuni nelle dirigenze italiane. Si tratta comunque di progetti che avranno bisogno di tempo per dare frutti. Anche se la sponsorizzazione di Mediacom mostra la fiducia dello stesso Commisso nel progetto".
Domanda da un milione di dollari: per Commisso è stato un buon investimento la Fiorentina?
"Di sicuro lo sarà nel momento in cui riuscirà a far fruttare i circa 300 milioni spesi tra acquisto del club, centro sportivo e investimenti sui giocatori".
Cifre non usuali per una situazione del genere, giusto?
"Per un club medio come la Fiorentina assolutamente no. Soprattutto perché non sono fatti in un'ottica solo propagandistica. Spesso le società preferiscono spendere sul calciomercato per ingraziarsi i tifosi, ma alla base della presidenza Commisso c'è un progetto a lungo termine. Il che vuol dire avere più pazienza per i tifosi, ma poter arrivare a competere stabilmente per le posizioni che contano".
Al top della Serie A?
"Juventus, Inter e se vogliamo anche il Milan restano irraggiungibili perché hanno un bacino troppo più grande. Questo però non vuol dire che la crescita non possa essere fondamentale: raddoppiare o triplicare il fatturato significa poter stare subito dietro le big stabilmente. La 'gara' la Fiorentina la fa su altre squadre".
In questo senso, la crisi che ha creato il coronavirus potrà aiutare una proprietà forte come quella di Commisso ad avvicinare alcuni club?
"Senza dubbio, anche se a differenza del passato c'è meno osmosi tra prosperità della propria azienda e del club di calcio. Il fatto che le aziende di Rocco Commisso non abbiano subito particolarmente la crisi comunque è un elemento incoraggiante. Soprattutto perché alcuni club rischieranno con una brutta gestione di perdere posizioni in Italia e in Europa. E la Fiorentina potrà sfruttare questo evento per arrivare al livello di squadre come Roma, Lazio e Atalanta".
Ultima domanda: quotarsi in borsa può essere uno degli obiettivi del prossimo anno di Commisso alla Fiorentina?
"Di solito ci si quota in borsa quando c'è estrema debolezza o quando si hanno progetti che non si possono finanziare autonomamente. Penso che in questo momento Commisso non valuti né l'una, né l'altra".