MINOTTI A RFV, Viola approccio sbagliato. Ritardo nella condizione e confusione a livello tattico

23.08.2024 10:52 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
MINOTTI A RFV, Viola approccio sbagliato. Ritardo nella condizione e confusione a livello tattico
FirenzeViola.it
© foto di Marco Rossi/TuttoCesena.it

Intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Chi si compra?", l'ex calciatore, adesso opinionista e telecronista di Sky Sport, Lorenzo Minotti, che ieri ha commentato Fiorentina-Akademia Puskas, ha parlato così della squadra viola: "L'approccio è stato sbagliato. La squadra fatica a recepire le richieste dell'allenatore, anche a Parma si è visto. Secondo me è stato un approccio un po' superficiale. L'Akademia Puskas è una squadra organizzata, aggrediva in maniera equilibrata, è una squadra che aveva 5-6 gare in più sulle gambe. Era normale che sarebbero partiti meglio. La Fiorentina è entrata in campo un po' molle. E' in ritardo di condizione fisica e dal punto di vista tattica c'è un ancora un po' di confusione. Il divario tecnico si è visto quando la Fiorentina ci ha messo poco a ribaltare il risultato. Poi il finale va gestito meglio. C'è ancora tanto da lavorare. C'è sicuramente spazio per passare il turno, però vedo tanta confusione e questo mi preoccupa. Dover aggiungere ancora 4-5 pedina alla rosa è follia. Ma in questa situazione non c'è solo la Fiorentina, ma anche altre squadre di Serie A. Per questo penso che questa situazione è diventata un cortocircuito e va risolta".

Sugli errori dei singoli: "Gli errori iniziali secondo me sono frutto di confusione tattica, di non aver certezze. La prima osservazione che farei a Palladino è che dato che in questo momento sei in fase di costruzione, non avrei stravolto dal punto di vista tattico questa squadra. Sarei entrato più morbido perché tanti giocatori si portano dietro delle conoscenze da tre anni. Perdere delle certezze è pericoloso. Poi questo non vuol dire che Palladino non sia entrato bene all'interno del gruppo. La squadra ha reagito bene, ma c'è da dire che in queste prime due partite sei andato più vicino a due sconfitte che a due vittorie". 

Sulla difesa: "Qui si parla di difendere di reparto, o di aggredire in maniera individuale. Alcuni giocatori erano spaesati, le scalate non erano automatiche. Palladino chiede tanti uno contro uno, Kayode l'ho visto molto in confusione. Non conta a 3 o a 4 ma contano i movimenti. Pongracic non è ancora in condizione, io sarei andato più su delle certezze tattiche. O magari su un reparto difensivo più coperto dal centrocampo. Secondo me manca anche un giocatore che faccia girare la palla e detti i tempi di gioco. La Fiorentina ha tanti esterni, ma l'allenatore vuole dei giocatori che giochino più all'interno del campo. Anche Sottil si apriva sempre".

Su Palladino: "Ha dimostrato di saper leggere la propria rosa. Quando arriva a Monza la sua idea di calcio funziona subito. L'anno scorso nel momento in cui Carlos Augusto e Ciurria, che erano i suoi esterni migliori, non li aveva più, ha dovuto rivoluzionare un po' il suo modo di giocare. Ha fatto più fatica a giocare con le big ma anche in linea generale ha trovato qualche difficoltà. Adesso deve trovare i tempi giusti per portare il suo calcio a Firenze. Questa squadra è in costruzione ed è in ritardo clamoroso".

Per l'intervista completa ascolta il podcast!