EURO 2008, Il pagellone..."definitivo"

EURO 2008, Il pagellone..."definitivo"
martedì 1 luglio 2008, 01:36LE RUBRICHE DI FV
di Stefano Borgi
fonte Stefano Borgi per FV

Presentiamo subito il piano dell’opera. Abbiamo individuato la squadra migliore e la peggiore. Il podio dell’Europeo (del resto stiamo entrando in clima olimpico…). La sorpresa, positiva e negativa. La conferma e la delusione…insomma sarà un “pagellone” impietoso, sorprendente e soprattutto definitivo. Euro 2008 è finito e non c’è più possibilità di recupero. Andiamo quindi a vedere i quadri con i voti…

 

LA SQUADRA MIGLIORE – All’apparenza potrebbe sembrare il voto più scontato. Spagna campione, Spagna sopra a tutti, Spagna che (concediamocelo) ha sofferto solo con l’Italia che, alla resa dei conti, conscia dei propri limiti attuali e della forza avversaria, forse aveva individuato la tattica giusta da contrapporre ai futuri campioni d’Europa. Noi accomuniamo agli iberici la Russia di Arshavin. Personalmente erano parecchi anni che non vedevo una squadra andare sul fondo e mettere palloni in mezzo tante volte quante è riuscita a farlo la Russia contro l’Olanda. Certo il dubbio che i tulipani abbiano sottovalutato l’avversario e concesso troppo spazio di manovra è concreto, però tanto di cappello a 120 minuti fra i più spettacolari degli ultimi anni.

 

LA SQUADRA PEGGIORE – Per la nemesi del calcio, se la migliore è la squadra campione entrante, la peggiore è la campione uscente. Grecia impalpabile con tre sconfitte in tre partite, 1 solo gol fatto e 5 subiti, nessun barlume di orgoglio piuttosto che reazione fosse anche solo nervosa e non tecnica. Niente di niente, ed il rimpianto di 4 anni fa per un ottimo Portogallo che fu sconfitto in finale, aumenta.

 

IL PODIO DELL'EUROPEO – L’Uefa ha inserito 9 giocatori della Spagna nella rosa ideale di 23 scaturita da quest’europeo. Noi continuiamo ad andare controcorrente e premiamo Andrei Arshavin, 27enne Russo, autentico boom fino alla semifinale dove ha francamente deluso. Medaglia d’argento, Marcos Senna più di Xavi Hernandez che sempre la Uefa ha proclamato miglior calciatore del torneo. Peccato per l’età un po’ avanzata (32 anni) ma grandissima personalità, ottimi piedi (del resto è un brasiliano naturalizzato) e tiro potente e preciso da fuori area (e anche Buffon ne sa qualcosa). Medaglia di bronzo, (e qui un po’ di sano nazionalismo non guasta), Giorgio Chiellini, praticamente all’esordio in nazionale come centrale e assolutamente impeccabile, con la perla finale della prestazione contro la Spagna dove da solo ha praticamente stoppato qualsiasi attacco avversario. Bravissimo e inaspettatissimo.

 

LA SORPRESA POSITIVA  – Yuri Zhirkov della Russia. Ci ripetiamo ma gran parte delle discese sulla sinistra operate dalla nazionale di Hiddink contro l’Olanda portavano la firma di questo formidabile terzino sinistro. Facciamo ammenda ma non lo conoscevamo, e per questo ci appare ancora più bravo.
LA SORPRESA NEGATIVA – Spiace dirlo ma è Luca Toni. Forse non è stato il peggiore di tutto l’Europeo ma date le attese dopo una stagione folgorante al Bayern, un rendimento così deficitario è stata una vera e propria sorpresa, purtroppo negativa.

 

LA CONFERMA – La Germania. Non staremo per l’ennesima volta a ribadire la massima di Gary Lineker (ormai la sanno anche i muri…) ma ancora una volta i tedeschi si confermano ad alti livelli, se non di gioco, di risultati. E ciò che più conta…arrivano sempre in fondo.
LA DELUSIONE – La Francia. Arrivavano a quest’Europeo da vice campioni del mondo, si pensava alla voglia di riscatto e alla conferma di giocatori come Ribery o resurrezioni miracolose come Anelka…Niente di tutto questo. Francia fuori nel girone di qualificazione ed una netta sensazone d’impotenze mista a svogliatezza. C’è da riaprire un ciclo, possibilmente (lo diciamo per il bene dei cugini d’oltralpe) senza Domenech, istrionico quanto inconcludente tecnico dei transalpini.

 

Finalino sull’Italia – Forse la cosa peggiore è non averla inserita in nessuna di queste classifiche. Ciò è sintomo di un’insignificante presenza che niente ha dato alla bellezza di quest’Europeo. Qualcuno disse…”Parlatene male ma parlatene”. Ecco, purtroppo l’Italia, fuori dei confini nazionali, è passata totalmente inosservata. E dire che sono trascorsi appena due anni da quel 9 luglio 2006…