Da VIDIC a BARZAGLI, da IVANOVIC a...Natali!

02.07.2009 02:04 di  Mosca Tze Tze   vedi letture
Da VIDIC a BARZAGLI, da IVANOVIC a...Natali!
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Corvino ci perdonerà, ma qualcosa non quadra. Classifica alla mano, da quattro anni la difesa viola risulta tra le prime del campionato (nel 2006-2007 fu addirittura la migliore...) Da quattro anni il ds di Vernole si trincera dietro a questi numeri per replicare alle pressanti richieste (da parte di tutti, nessuno escluso) di acquistare un forte difensore centrale da affiancare a Gamberini. E da almeno tre stagioni questo "fenomeno" sembra ad un passo: due anni fa Nemanja Vidic, centrale serbo ora al Manchester United (mica il Castel di Sangro), era praticamente un giocatore della Fiorentina ma evidentemente da quelle parti le strette di mano hanno un valore poco più che simbolico. L'anno scorso si andò sul sicuro, inseguendo un ragazzone nato a Fiesole e cresciuto a Scandicci, tale Andrea Barzagli, che poche ore prima dell'ufficializzazione in viola salì su una Volkswagen e si diresse verso la Germania (per l'esattezza Wolfsburg) lasciando con un palmo di naso i dirigenti gigliati. L'ultimo in ordine di tempo si chiama Branislav Ivanovic, difensore anch'esso serbo, dato per possibile a gennaio (ipotesi mai smentita dallo stesso Corvino), e finito nel dimenticatoio a causa di un ingaggio da mille ed una notte. Fino a...Cesare Natali! "Tanto nomine", verrebbe da dire, così per tirarsi su il morale (per chi non avesse capito, il biondo difensore si chiama come Prandelli...), ma certo come si dice a Firenze...la "quinta a discendere" intrapresa da Pantaleo è clamorosa. Delle due l'una: o la difesa della Fiorentina non necessita di un innesto di qualità (ma allora perchè inseguire i fenomeni di cui sopra visto che i difensori viola sono gli stessi da quattro anni?), oppure è l'ennesima dimostrazione di una difficoltà endemica ad assicurarsi un elemento abile a ripianare i miracoli di San Sebastien, che non potranno durare in eterno.

Consoliamoci con il fatto che Natali dovrebbe essere comunque un rincalzo e di lui ricordiamo a malapena una marcatura al limite della denuncia su Luca Toni in un Udinese-Fiorentina del 2006. Di contro la candidatura alla cessione di Dainelli, prima alla Lazio ora al Genoa, ci lascia tutt'altro che tranquilli sulla futura gerarchia dei ruoli difensivi. Chi vivrà vedrà, e allora chiudiamo con una battuta: dopo Pasqual arriva Natali (il calendario direbbe il contrario, ma lasciamo correre...) e nessuno dei tifosi viola potrà dire che "Lassù, qualcuno non ci ama..."